di Giuseppe Fonte e Gavin Jones
ROMA (Reuters) - Il ministero dell'Economia si aspetta al momento che l'economia italiana subisca una contrazione di circa il 3% nella media del 2020 a causa delle misure adottate dal governo per limitare la diffusione del coronavirus, secondo quanto riferiscono a Reuters due fonti a conoscenza del dossier.
La stima si basa su uno scenario di graduale uscita dalla fase di emergenza a partire da fine aprile e assume che il primo pacchetto espansivo da 25 miliardi, varato questa settimana in consiglio dei ministri, possa produrre un effetto positivo sul Pil di quasi mezzo punto percentuale.
Entrambe le fonti sottolineano il quadro ancora molto incerto in cui versa l'economia italiana.
Il ministero dell'Economia non ha voluto commentare.
La Protezione civile ieri ha annunciato che il numero di vittime del coronavirus è salito a 3.405, superando i 3.245 registrati in Cina, luogo di origine dell'epidemia.
Il continuo aumento dei decessi ha già indotto il governo ad annunciare una proroga delle misure draconiane messe in campo in queste ultime settimane, che in teoria decadrebbero tra il 25 marzo e il 3 aprile.
Ufficialmente l'Italia è tenuta a presentare alla Commissione europea obiettivi di crescita e di finanza pubblica entro aprile, ma entrambe le fonti spiegano che l'intera programmazione di bilancio a livello europeo potrebbe subire rinvii.
Data l'incertezza, il Tesoro ha formulato un ampio range previsivo sull'andamento del Pil che, secondo una delle fonti, oscilla tra -2% nel migliore dei casi e -3,7%, nel peggiore.
L'ultima stima ufficiale del governo risale al +0,6% indicato a settembre.
Oggi il centro di ricerca Ref ha diffuso uno studio nel quale si legge che l'impatto economico del coronavirus determinerà una caduta del Pil italiano dell'8% nel primo semestre di quest'anno.
(In redazione a Milano Gianluca Semeraro)