MILANO (Reuters) - Il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia archivia il 2021 con un utile netto consolidato pari a 607 milioni di euro.
Il risultato al netto degli elementi straordinari e non ricorrenti derivanti anche dall'acquisizione di Creval (MI:PCVI) si attesta a 346 milioni, in crescita del 68% rispetto al 2020, si legge in una nota.
I ricavi salgono del +4%, sostenuti dalla solida performance commissionale su tutte le linee di business (+11%).
La qualità del credito è in ulteriore miglioramento, con un Npe ratio lordo e netto rispettivamente al 3,3% e 2,1%, in seguito alla cartolarizzazione di 1,6 miliardi di sofferenze assistita da garanzia Gacs.
A livello di posizione patrimoniale il Total Capital Ratio consolidato è pari al 17,2%, includendo l'acquisizione di Creval e i relativi effetti straordinari.
Proseguono, in linea con il piano di integrazione, le attività preparatorie al progetto di fusione di Creval in Crédit Agricole Italia che è attesa per il secondo trimestre del 2022, dice il comunicato. L'attività commerciale è in accelerazione nei mesi post-acquisizione grazie alla progressiva estensione a tutta la clientela dell'intera gamma dei prodotti del gruppo Crédit Agricole.
E' stato inoltre avviato "un importante piano di ricambio generazionale, che prevede l'assunzione di 550 giovani a fronte di 1.100 uscite su base volontaria, per consentire di potenziare ancora di più le aree strategiche del Gruppo, a partire da innovazione e sostenibilità".
(Sabina Suzzi, editing Stefano Bernabei)