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Di Alessandro Albano
Investing.com - Il Credit Suisse (SIX:CSGN) ha completato l'aumento di capitale da 4 miliardi di franchi (4,3 miliardi di dollari) articolato in due fasi, dando all'amministratore delegato Ulrich Koerner i fondi necessari per procedere con il complicato piano di restructuring che prevede, tra le altre cose, lo spin-off della divisione d'investimento.
Gli investitori hanno acquistato il 98,2% delle azioni nell'ambito di un'offerta di diritti in opzione per una raccolta totale 2,24 miliardi di franchi, si legge in un comunicato dell'istituto di credito, mentre l'inoptato verrà venduto sul mercato ad un prezzo "pari o superiore" a quello dell'offerta di 2,52 franchi per azione.
La raccolta si aggiunge agli 1,8 miliardi di franchi svizzeri garantiti, tramite un precedente collocamento azionario, da un consorzio di investitori istituzionali guidato dalla Saudi National Bank, la banca nazionale dell'Arabia Saudita che ora si appresta a diventare il principale azionista della banca svizzera.
Secondo un documento depositato alla SIX Exchange Regulation, all'8 dicembre scorso la banca di Riyadh possiede il 12,7% del capitale di Credit Suisse, a cui segue un'altro ente del Golfo arabo quale il Qatar Holding LCC, direttamente controllato dal fondo sovrano nazionale Qatar Investment Authority, con il 5,03%.
Ricordiamo che la banca saudita è partecipata per oltre il 37% dal Public Investment Fund, il fondo sovrano dell'Arabia Saudita che, secondo un'indiscrezione del WSJ, avrebbe messo gli occhi su CS First Boston, la nuova banca d'investimento di Credit Suisse (NYSE:CS) nata dallo spin -off tra le attività investment e commerciali.
Fonti vicine alla questione hanno riferito al quotidiano che il principe Mohammed starebbe valutando un investimento di circa 500 milioni di dollari nella nuova banca d'affari, a cui poterebbe unirsi l'Atlas Merchant Capital del banchiere Bob Diamond.
Un'ingerenza che potrebbe creare qualche mal di pancia nel sistema bancario europeo ma che, per ora, ha assicurato alla banca svizzera di poter portare avanti le operazioni anche se, come affermato dal presidente del Credit Suisse Axel Lehmann, ci vorranno circa due anni perché CS First Boston diventi completamente indipendente, con gli analisti che prevedono un processo "lungo e complesso".
Dal punto di vista dei costi, la ristrutturazione della banca procede. Come confermato dallo stesso istituto, le misure sulla riduzione delle spese avviate a partire dall'8 dicembre scorso rappresentano "l'80% dell'obiettivo di riduzione della base dei costi per il 2023, pari a circa 1,2 miliardi di franchi svizzeri".
Il successo dell'aucap segna la fine di una corsa al ribasso per il titolo della banca durata 13 sedute consecutive, che ha portato la valutazione di mercato a meno di 12,7 miliardi di dollari pari ad un prezzo di 2,99 franchi per azione rispetto ai 6,22 di sei mesi fa. La cautela è, tuttavia, d'obbligo,
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