Di Alessandro Albano
Investing.com - La crisi di liquidità innescata dalla pandemia colpisce anche i campioni d'Italia. L'Inter, tramite le controllate di Suning, si è affidata ad una nuova emissione senior secured quinquennale da 415 milioni di euro per "riscattare le obbligazioni con scadenza il 31 dicembre 2022 (350 milioni), rimborsare la Revolving Credit Facility (50 milioni) in atto e pagarne costi ed interessi (circa 34 milioni)", come si legge nella nota del club.
Il nuovo prestito, che secondo le prime indicazioni dovrebbe rendere il 6% rispetto al 4,875% dei precedenti in scadenza con rating B+ di Fitch, verrà collocato grazie all'aiuto di Goldman Sachs (NYSE:GS) e Banca Rothschild, e ha l'obiettivo di spostare di cinque anni la maturity del debito per permettere alla società di rispettare i prossimi impegni finanziari e aumentare l'indice di liquidità.
Sulla testa del club, tuttavia, pendono altri ingenti finanziamenti. Ad esempio, il credito da 75 milioni (8% di interessi) garantito all'Inter per "finanziare il fabbisogno di liquidità" da Grand Tower, holding lussemburghese che detiene il 68,55% del club nerazzurro posseduta dalla lussemburgese Grand Sunshine Sarl a sua volta interamente controllata da Great Horizon (parte di Suning Holdings Group).
Questi 75 milioni non sono a se stanti, ma fanno parte di un finanziamento da 275 milioni con scadenza a maggio 2024 messo a disposizione di Grand Tower da parte di fondi affiliati a Oaktree Capital Management, e che verranno utilizzati anch'essi "per finanziare la liquidità e le operazioni dell'Inter e per pagare alcune commissioni e spese in relazione al finanziamento".
Impatto pandemia
Con ricavi totali diminuiti di oltre il 40% YoY a 71,2 milioni nel trimestre chiusosi il 30 settembre 2021, il flusso di cassa delle attività operative è diminuito drasticamente a 7,7 milioni di euro (-64%), mentre i costi sono aumentati del 17% a 130 milioni aggravati dalle chiusure anti-Covid.
"Le nostre operazioni e risultati operativi sono stati influenzati in modo significativo e potrebbero continuare ad essere influenzati in modo significativo nei periodi finanziari futuri dalla pandemia e dalle azioni intraprese dal governo", afferma la società.
Con il nuovo prestito, un importante fetta del bilancio continuerà ad essere utilizzata per ripagare gli interessi: tra emissioni e credito revolving il club ha pagato circa 70 milioni di interessi dal 2017 mentre la nuova obbligazione dovrebbe costarne circa 25.
Oltre agli interessi, rimane la questione di un debito che viene utilizzato per ripagare i debiti precedenti. Il primo bond da 300 milioni del 2017, ricorda Calcio&Finanza, è servito ad onorare il prestito con Goldman Sachs (NYSE:GS) del 2014 durante la gestione Thohir.
Affidarsi ai bond è normale
Il club presieduto da Zhang non è certo l'unico ad essersi affidato ai mercati capitali. La Juventus è stata la prima grande a chiedere aiuto agli investitori, approvando un aumento di capitale da 400 milioni con una parte del capitale garantito nell'immediato da Exor (MI:EXOR).
Inoltre, per ripagare l'investimento Cristiano Ronaldo, la società tornese ha emesso un bond (chiamato appunto CR7) nel febbraio 2019 da 175 milioni con interessi del 3,375% senza rating e non garantito, molto raro per il mondo del calcio. Sempre nel 2019, anche la Roma (MI:ASR) ha lanciato un bond da 275 milioni con tasso del 5,125%.