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Crollo di Eni e Saipem mentre torna a scendere il greggio

Pubblicato 17.12.2018, 16:18
Aggiornato 17.12.2018, 16:18
© Reuters.  A Piazza Affari restano in rosso i titoli petroliferi

Investing.com - Giornata nettamente negativa per i titoli petroliferi di Piazza Affari che sottoperformano il Ftse Mib, ancora incerto in attesa delle novità dal fronte politico.

Profondo rosso per Saipem (MI:SPMI) che cede oltre il 6%, penalizzata dal calo della francesce TechnipFmc, oggi in flessione del 4% dopo il -5,7% di venerdì a Parigi. Inoltre, Merril Lynch ha confermato la sua posizione “sell” sul titolo del gruppo italiano.

Saipem è in scia negativa dal mese di ottobre, arrivando ad una perdita superiore al 30%, mentre dall’inizio dell’anno la flessione risulta “solo” dell’8%.

Rosso fisso anche per Eni (MI:ENI) che cede l’1,72% alla sua seconda seduta negativa consecutiva dopo il -0,77% di venerdì.

Il gup di Milano Giuseppina Barbara ha scritto che i vertici di Eni e Shell sapevano della corruzione per la quale il 20 settembre scorso erano stati condannati i mediatori Obui Emeka e Gianluca Di Nardo, per l’operazione di acquisto della licenza di prospezione petrolifera Opl 245 in Nigeria.

"Tutti gli elementi di prova" si legge nel documento, inducono ad affermare che il management "è stato pienamente a conoscenza del fatto che una parte degli 1.092 miliardi di dollari pagati sarebbe stata utilizzata per remunerare i pubblici ufficiali nigeriani, che avevano avuto un ruolo in questa vicenda e che come 'squali' famelici ruotavano intorno alla preda".

Eni aveva ribadito “la correttezza del proprio operato nell’acquisizione di OPL 245 in Nigeria e di avere trattato e concluso l'operazione direttamente con il Governo nigeriano", secondo le parole del portavoce del gruppo.

Intanto, la società ha reso noto che avvierà la realizzazione del Progetto di sviluppo del giacimento di Merakes in Indonesia, dopo aver ricevuto l’approvazione dal Ministro dell’Energia locale.

Il progetto prevede la perforazione di pozzi sottomarini e la realizzazione di un sistema di traporto dedicato, in una profondità d’acqua di circa 1500 metri, e connesso alla Jangkrik Floating Production Unit (FPU), situata a circa 35 chilometri a Nord Est. Il gas prodotto sarà inviato all’impianto di liquefazione di Bontang attraverso l’utilizzo di tutte le altre infrastrutture esistenti del campo di Jangkrik nonché della la rete di trasporto dell’East Kalimantan. La nuova produzione contribuirà così anche all'estensione della vita produttiva dell’impianto.

Nel frattempo il prezzo del petrolio greggio è tornato a scendere verso quota 50 dollari al barile, con il Brent sulla stessa scia appena sotto quota 60 dollari.

A Piazza Affari restano deboli anche gli altri petroliferi, con Tenaris (MI:TENR) che cede il 2,18% e Saras (MI:SRS) che crolla del 3,34%.

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