Investing.com - Il FOMC ha rafforzato il messaggio falco lanciato dalla Federal Reserve (Fed) a Jackson Hole, aumentando i tassi di 75 punti base, come previsto, portando il tasso sui Fed Funds al 3,00%-3,25%.
La notizia principale è stata la revisione al rialzo del dot plot. La mediana per il 2022 è stata aumentata di 100 punti base al 4,375%, il che implica un rialzo cumulativo di 125 punti base nelle due riunioni rimanenti di quest'anno, ovvero un ritmo di rialzo dei tassi sempre più veloce fino alla fine dell'anno. Anche la mediana per il 2023 è stata portata al 4,625%. Ciò implicherebbe un altro rialzo di 25 punti base all'inizio del prossimo anno
"Il FOMC punta a un periodo prolungato di crescita inferiore al potenziale, ma i rischi di recessione per il prossimo anno aumentano, poiché non si può escludere un eccessivo inasprimento. In effetti, l'asticella per un eventuale cambio di rotta della Fed è alta", ha scritto in una nota Gero Jung, Chief Economist di Mirabaud AM.
Secondo l'economista, la banca Usa dovrebbe verificare tre condizioni: una crescita inferiore al trend, un indebolimento del mercato del lavoro e una chiara evidenza che l'inflazione sta tornando al 2%. Con un'inflazione core non ancora in decelerazione e un tasso di disoccupazione al 3,7% in agosto, il cambio di rotta della Fed non è quindi imminente.
In termini di asset allocation, Mirabaud AM mantiene "il posizionamento sovrappesato sul dollaro, dato che le condizioni per il cambio di direzione della Fed sono ben lungi dall'essere soddisfatte", e resta "sottopesato nell'allocazione azionaria, con un orientamento verso i settori difensivi".
Questo, spiega Jung, perchè "è troppo presto per vedere un'inversione di tendenza nei mercati azionari, con il continuo inasprimento delle condizioni di finanziamento globali. Inoltre, le aspettative sugli utili sono troppo ottimistiche".
Per quanto riguarda il reddito fisso, l'asset manager si mantene "sottopesati in termini di duration, soprattutto sulle obbligazioni europee".
"Continuiamo però ad aggiungere gradualmente Treasury statunitensi a lungo termine, con un obiettivo del 4% di rendimento sul decennale Usa", spiega Jung.