Di Alessandro Albano
Investing.com - A partire dagli scambi odierni, il titolo Amazon (NASDAQ:AMZN) viene scambiato su base 'split-adjusted' a circa 126,20 dollari (+3,2%) rispetto ai $ 2.447 per azione della chiusura di venerdì. Il primo frazionamento azionario da 23 anni è stato portato avanti, ha spiegato la società, per dare ai dipendenti "una maggiore flessibilità nel modo in cui gestiscono le proprie azioni Amazon" e rendere le azioni "più accessibili".
Cosa significa per gli azionisti
Chi possedeva azioni Amazon alla chiusura del 27 maggio, il 3 giugno ha ricevuto 19 azioni aggiuntive per ogni azione della società detenuta.
Quest'operazione non ha comportato alcuna perdita per l'azionista. Quando si verifica un frazionamento, infatti, la società divide il suo titolo esistente in un numero maggiore di azioni allo scopo di aumentare la liquidità o risultare più attraente per gli acquirenti, mentre la capitalizzazione resta la medesima.
L'ultimo stock-split della società fondata di Jeff Bezos risale al 1999, ma ci sono altre big di Wall Street che recentemente sono tornate a dividere le proprie azioni dopo diversi anni in cui questo tipo di operazione non è stato preso in considerazione dalla maggior parte delle società.
Ad agosto 2020, è stata Tesla (NASDAQ:TSLA) ad annunciare uno split con rapporto 5:1, guadagnando l'80% nelle tre settimane successive. Il contesto di mercato era completamente diverse da quello attuale, ma secondo una ricerca di Bank of America Corp (NYSE:BAC) e Bloomberg ha mostrato che le società che hanno frazionato il proprio titolo hanno sovraperformato lo S&P 500 del 16,3%.
Un'altra data da tenere d'occhio è il 15 luglio, quando sarà effettivo split con rapporto 20:1 di Alphabet (NASDAQ:GOOGL). Dal momento dell'annuncio, la società madre di Google ha sovraperformato l'indice di riferimento NASDAQ