Crescono i dubbi sul peso eccessivo dei Big Tech USA ma le tecnologie dirompenti aprono interessanti prospettive di crescita a lungo termine. Approccio ESG prezioso per gestire il rischio sull’azionario emergente
BIG TECH USA, PESO RECORD SULLO S&P 500
Schroders (LON:SDR) avverte che il crescente dominio dei FAMAG, vale a dire Facebook (NASDAQ:FB), Apple (NASDAQ:AAPL), Microsoft (NASDAQ:MSFT), Amazon (NASDAQ:AMZN) e Google (NASDAQ:GOOGL), sta sollevando preoccupazioni sulla tenuta del mercato azionario americano, ormai molto dipendente dalla performance dei titoli tecnologici.
Lo sottolinea nell’articolo Schroders: il peso delle big tech è diventato un rischio per Wall Street Sean Markowicz, Strategist, Research and Analytics di Schroders, rilevando che la corsa verso il segmento tech ha portato il peso delle FAMAG sullo S&P 500 al record del 25%, più del doppio rispetto a cinque anni fa. Secondo l’esperto gli investitori dovrebbero monitorare possibili azioni del Congresso contro i giganti del tech, perché potrebbero impattare sui ritorni dell’intero mercato USA, visto il loro peso sugli indici: più un portafoglio riflette la composizione del benchmark, maggiori sono i rischi, con le strategie passive più esposte. Con le Big Tech sempre più influenti, per il peso sull’indice, la performance azionaria, la generazione di utili e il denaro speso in lobbying, secondo Schroders gli investitori dovrebbero quanto meno essere consapevoli dei rischi che si stanno assumendo, e chiedersi se stanno ottenendo un ritorno equo...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge