Gli analisti di Wells Fargo (NYSE:WFC) ritengono che l’indice S&P 500 sia ben posizionato per salire nel breve termine, a seguito di una dichiarazione “in linea” del FOMC.
Il FOMC ha infatti deciso di mantenere il suo tasso di riferimento all’interno di un intervallo compreso tra il 5,25% e il 5,5%. Questa decisione arriva sulla scia delle recenti indicazioni che gli 11 rialzi dei tassi attuati dalla Fed stanno iniziando ad avere un impatto sul controllo dell’inflazione.
Il dot plot aggiornato prevede solo due tagli dei tassi l’anno prossimo, il che ha favorito un calo di quasi l’1% dell’S&P 500 ieri.
Con la decisione della Fed ormai passata (la prossima è prevista per il 1° novembre), gli analisti vedono l’S&P 500 in posizione di rally verso 4.600 dollari. Uno dei potenziali motori potrebbe essere il credito.
“Riteniamo che le richieste di liquidità del calendario creditizio e la sua influenza al rialzo sui tassi di interesse siano un fattore chiave della debolezza stagionale di settembre. Tuttavia, le emissioni di debiti previste per settembre sono terminate per circa il 90% e, dopo una certa debolezza iniziale, gli spread investment-grade (IG) sono ora piatti sul mese in corso. Ora consideriamo il calendario del credito e il livello degli spread di credito come positivi a breve termine per le azioni”, hanno scritto gli analisti in un rapporto.
Inoltre, notano che i pre-annunci sono “limitati” e “abbastanza tranquilli”, il che è positivo per le prospettive. Un altro aspetto positivo è il mercato delle IPO, che si sta riscaldando dopo le recenti offerte.
“Il calendario azionario si è riscaldato e questo calore si è riversato sul mercato più ampio”, hanno aggiunto gli analisti.
Gli analisti hanno anche un consiglio per gli investitori su cosa possedere in vista della fine dell’anno.
“Gli investitori non dovrebbero lasciarsi trasportare dal clamore di un rally di fine anno, che noi vediamo come un’opportunità per riposizionare il portafoglio. Inizialmente raccomandiamo le uber-cap, ma alla fine vorremo orientarci verso il settore farmaceutico. I settori difensivi languono intorno a livelli di oversold. Il gruppo ha raggiunto livelli di oversold comparabili alla fine del 2018 e alla fine del 2021 prima di un’importante inversione. Il valore relativo è notevole”, hanno concluso gli analisti.
L’S&P 500 ha chiuso ieri a 4.402,20.