MILANO (Reuters) - Amundi ha annunciato di voler procedere entro la fine dell’anno a interventi di riorganizzazione e taglio dei costi in Italia, deliberati dal Cda della controllata locale il 12 maggio.
E’ quanto si legge in una lettera ai sindacati, vista da Reuters, in cui il primo gestore europeo di fondi si dice pronto ad aprire un tavolo di confronto su come raggiungere l’obiettivo di taglio dei costi.
Un portavoce precisa che l’obiettivo di ottimizzazione dei costi annunciato da Amundi con i risultati del primo trimestre è di 30-40 milioni di euro, da raggiungere a partire dal 2026, per reinvestire nei segmenti a più alto ritmo di crescita.
Nella lettera ai sindacati, l’azienda dice che per restare competitiva sul mercato deve muoversi "su più fronti: semplificare i processi, prendere decisioni in merito ad attività che non sono più propedeutiche ad una crescita del business... modificare il modello di vendita dal focus sui prodotti a quello sui servizi".
Secondo quanto riferito a Reuters da una fonte a conoscenza del dossier, i sindacati si aspettano che la riorganizzaizione annunciata da Amundi possa portare ad una riduzione della forza lavoro in Italia di circa il 14%-17%.
La notizia arriva mentre sullo sfondo resta incerto il futuro dell’accordo che lega Amundi al suo principale partner italiano: UniCredit (BIT:CRDI). L’accordo e’ in scadenza nel 2027 e un rinnovo richiederebbe negoziazioni che pero’ si intrecciano alle partite bancarie in corso.
UniCredit e Credit Agricole (EPA:CAGR), il gruppo di controllo di Amundi, sono su fronti opposti nel processo di consolidamento in atto nel settore, con la banca francese che ha aumentato la quota in Banco BPM dopo l’annuncio dell’Ops da parte dell’istituto di Piazza Gae Aulenti.
(Versione italiana Antonella Cinelli, editing Francesca Piscioneri, Valentina Za)