di Foo Yun Chee e Giulio Piovaccari
BRUXELLES/MILANO (Reuters) - Dalle autorità antitrust Ue dovrebbe arrivare il via libera alla fusione da 38 miliardi di dollari tra Fiat Chrysler (MI:FCHA) (Fca) e la francese Psa, destinata a creare la quarta casa automobilistica più grande al mondo.
Lo riferiscono fonti a conoscenza della situazione.
Il via libera della Commissione europea ufficializzerebbe la creazione di Stellantis, un gruppo automobilistico che potrebbe generare cospicui profitti dalla vendita dei pick-up Ram e dei Suv Jeep ai clienti statunitensi per finanziare il costoso sviluppo di veicoli a emissioni zero in vendita in Europa e Cina.
L'accordo di fusione carta contro carta annunciato alla fine dello scorso anno unirebbe marchi come Fiat, Jeep, Dodge, Ram e Maserati ad altri quali Peugeot, Opel e Ds, puntando al contempo a tagli di costi annuali di 5 miliardi di euro senza chiudere fabbriche.
Commissione e Fiat Chrysler non hanno commentato. Psa non ha al momento risposto alle richieste di commento.
In Borsa Psa e Fca hanno cancellato le perdite dopo la pubblicazione della storia Reuters. Fca sale del 2,5% circa e Psa di oltre il 3%.
Per alleviare le preoccupazioni dell'antitrust europeo, Psa si è offerta di rafforzare la giapponese Toyota Motor, con la quale ha una joint venture nel segmento dei furgoni, aumentando la produzione e vendendo al gruppo nipponico furgoni a un prezzo vicino a quello di costo, hanno riferito le fonti.
Psa e Fca consentiranno inoltre ai propri concessionari in alcune città di riparare i marchi concorrenti.
In seguito al feedback di rivali e clienti, le case automobilistiche hanno dovuto solo modificare la formulazione delle loro concessioni, senza alterarle nella sostanza, hanno aggiunto le fonti.
Le società non hanno dovuto utilizzare la pandemia di Covid-19 per sostenere la fusione, hanno aggiunto le fonti, aggiungendo che la decisione della Ue potrebbe arrivare entro la fine dell'anno, prima della scadenza ufficiale del 2 febbraio.
Fca e Psa sperano di completare la fusione nel primo trimestre del 2021.
La sfida rappresentata dal passaggio alle auto elettriche è stata complicata dalla pandemia di Covid-19.
Proprio il mese scorso, Fca e Psa hanno rivisto i termini del loro accordo per risparmiare liquidità e hanno aumentato l'obiettivo di risparmi sui costi a causa delle ricadute economiche della crisi sanitaria.
Le società hanno detto che circa il 40% dei risparmi deriverà da spese relative ai prodotti, il 40% dagli acquisti e il 20% da altri settori, come marketing, IT e logistica.
((Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Sabina Suzzi, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614))