(Reuters) - La Cina sta studiando l'emissione di obbligazioni sovrane 'speciali' per un valore di circa 2.000 miliardi di yuan (284,43 miliardi di dollari) quest'anno come parte di un nuovo stimolo fiscale, hanno riferito due fonti a conoscenza della questione.
Questo intervento si andrebbe ad aggiunge a una serie di misure adottate dalle autorità di Pechino per combattere le forti pressioni deflazionistiche e l'incerta crescita economica.
Nell'ambito del pacchetto, il ministero delle Finanze prevede di emettere 1.000 miliardi di yuan di debito sovrano speciale, principalmente per stimolare i consumi, mentre crescono le preoccupazioni per la debole ripresa economica post-Covid, hanno aggiunto le fonti.
Parte degli introiti derivanti dagli 'special bond', emessi per uno scopo specifico, saranno utilizzati per aumentare i sussidi al commercio e rinnovare le attrezzature delle imprese, hanno detto le due fonti.
I proventi saranno utilizzati anche per fornire un assegno mensile di circa 800 yuan, pari a 114 dollari, per ogni figlio a tutte le famiglie con due o più figli, escluso il primo, ha detto la prima fonte.
La Cina mira inoltre a raccogliere altri 1.000 miliardi di yuan attraverso un'emissione speciale di debito sovrano separata e prevede di utilizzare i proventi per aiutare i governi locali ad affrontare i loro problemi di debito, ha aggiunto.
La maggior parte degli stimoli fiscali cinesi resta destinata agli investimenti, ma i rendimenti stanno diminuendo e la spesa ha appesantito i governi locali con 13.000 miliardi di dollari di debito. La spesa delle famiglie cinesi è inferiore al 40% del Pil, circa 20 punti percentuali sotto la media mondiale.
Alcune delle misure di sostegno fiscale potrebbero essere presentate già questa settimana, secondo le fonti.
Al momento non è stato possibile avere un commento dal ministero delle Finanze e dallo State Council Information Office di Pechino.
Secondo Bloomberg, fino a 1.000 miliardi di yen che arriveranno dalla emissione di nuovi bond saranno iniettati nelle principali banche statali per aumentare la capacità di sostegno all'economia.
(Tradotto da Redazione Roma, editing Stefano Bernabei)