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ESCLUSIVA - Investitori lanciano monito ad aziende europee su cambiamento climatico

Pubblicato 05.04.2022, 12:02
Aggiornato 05.04.2022, 12:09
© Reuters. Una donna su un ponte a Pechino davanti a un camino di una centrale a carbone..  REUTERS/David Gray/

di Simon Jessop

LONDRA (Reuters) - Trentaquattro investitori che gestiscono attività per oltre 7.000 miliardi di dollari hanno segnalato a 17 delle maggiori aziende europee, tra cui BP (LON:BP) e Volkswagen (DE:VOWG), che potrebbero opporsi nei consigli di amministrazione sulla gestione dei rischi climatici.

Si tratta dell'ultima di una serie di iniziative per spronare le società e i revisori dei conti, accusati di agire abbastanza rapidamente nella transizione globale verso un'economia a basse emissioni di Co2 o di non aver valutato a sufficienza i potenziali impatti.

In alcune lettere inviate tra dicembre e febbraio e consultate da Reuters, gli investitori hanno detto alle società che i loro conti non riflettono l'impatto del cambiamento climatico sui loro asset e sulle loro passività. Per esempio, il valore di alcuni asset potrebbe deprezzarsi più rapidamente, mentre la domanda per altri prodotti potrebbe calare.

La necessità di agire rapidamente per contenere il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius e mitigare i fenomeni più pericolosi è stata reiterata dalle Nazioni Unite, in un importante report pubblicato ieri.

"Gli investitori non possono comprendere il vero valore dell'azienda senza conoscere i rischi climatici incorporati", ha detto Natasha Landell-Mills, partner e head of stewardship di Sarasin & Partners, tra i firmatari delle lettere.

Tra le altre firme figurano la divisione fondi di Hsbc, il sistema pensionistico pubblico francese Erafp e Bmo Global Asset Management Emea, parte dell'asset manager statunitense Columbia Threadneedle.

In passato gli investitori hanno già tentato di fare pressione sulle aziende in merito alla questione. Nel 2020, attraverso l'Institutional Investors Group on Climate Change (Iigcc), hanno stilato una serie di passaggi che i board dovevano seguire per allineare i loro rendiconto all'Accordo di Parigi sul clima, tra cui anche una modifica di importanti principi contabili.

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Gli investitori hanno riscontrato che la maggioranza delle società non hanno risposto adeguatamente, innescando una nuova serie di lettere ai board e segnalando che potrebbero essere ostacolati nelle loro prossime assemblee.

"A partire dalla prossima stagione di votazioni, dovreste aspettarvi sempre più investitori che votano contro la conferma dei componenti del Comitato di controllo, laddove le aziende ad alto rischio non soddisferanno le aspettative", si legge nelle lettere.

I voti degli azionisti potrebbero anche andare contro la decisione delle società di mantenere i loro revisori dei conti o contro una richiesta d'approvazione dei loro comunicati finanziari, ha detto Landell-Mills.

REVISORI DEI CONTI GIÀ CONTATTATI

Le lettere sono state inviate anche a Air Liquide (PA:AIRP), Anglo American (LON:AAL), Arcelor Mittal, BMW, Daimler, Enel (MI:ENEI), Equinor, Glencore, Rio Tinto (LON:RIO), Saint-Gobain, Shell, Renault (PA:RENA), CRH (LON:CRH), ThyssenKrupp e TotalEnergies.

Le lettere sono state inviate anche ai loro principali partner di revisione dei conti. In sede separata, gli investitori hanno contattato anche i maggiori revisori contabili in Gran Bretagna, negli Stati Uniti e in Francia.

Landell-Mills ha detto che i voti saranno influenzati anche dal bilancio annuale più recente e che Sarasin ha deciso di opporsi al bilancio e al revisore dei conti di Rio Tinto in occasione dell'assemblea, oltre ad astenersi dalla votazione per rieleggere il presidente del Comitato di controllo.

Ha aggiunto di essere lieta di vedere che Shell ha incluso una 'analisi di sensitività' nelle note dei propri conti, pubblicati dopo l'invio della lettera. L'analisi di Shell ha mostrato che, in base ai prezzi medi previsti in quattro scenari di un cambiamento climatico da 1,5-2 gradi Celsius, le svalutazioni potrebbero avere un impatto tra i 27 e i 33 miliardi di dollari. Landell-Mills ha detto di voler sapere quale sarà l'impatto di uno scenario specifico in cui le temperature aumenteranno di 1,5 gradi Celsius.

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Air Liquide e Saint Gobain (PA:SGOB) hanno detto di star cooperando con Iigcc, e che i rischi climatici sono inclusi nei loro conti. Anglo American ha detto di aver contattato il gruppo.

Mercedes Benz, precedentemente Daimler, ha detto di essere impegnata in un "costante e costruttivo" dialogo con gli investitori, e aggiornerà la propria strategia di sostenibilità l'11 aprile. Equinor ha notato che il proprio piano di transizione energetica è in linea con il percorso dell'Accordo di Parigi.

Enel non ha commentato in merito ai colloqui del gruppo con gli azionisti. Glencore non ha commentato sulla lettera, ma il bilancio annuale del gruppo per il 2021 includeva un'analisi di sensitività.

ThyssenKrupp ha condiviso una lettera inviata in risposta a Rathbones Investment Management, membro Iigcc, nella quale il gruppo ha detto di aver compreso le necessità degli investitori per informazioni più dettagliate e di star "esaminando al momento come implementare la richiesta".

Il resto delle aziende non hanno risposto a una richiesta di commento.

Secondo gli investitori, anche se molte società hanno promesso di azzerare le emissioni nette di Co2 e sono sotto crescente pressione da parte delle autorità, la maggioranza deve ancora allinearsi al target.

"Non possiamo dipendere dai principi contabili da 'business as usual' mentre la transizione energetica procede. In aggiunta al nostro impegno per diventare un investitori a zero emissioni nette, assicurarsi che i conti aziendali siano allineati con un futuro da 1,5 gradi Celsius è un primo passo cruciale", ha detto Matt Crossman, stewardship director di Rathbones.

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(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)

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