Dollaro debole. Chi ci guadagna e chi ci perde
MILANO (Reuters) - Stellantis (BIT:STLAM) sta valutando la possibilità di vendere Maserati tra le opzioni sul tavolo per il suo marchio di lusso, hanno detto due fonti a conoscenza della questione.
Le riflessioni sul futuro di Maserati sono iniziate prima della nomina, il mese scorso, del nuovo AD Antonio Filosa, che assume ufficialmente l’incarico lunedì.
La sostenibilità dei 14 marchi del gruppo italo-francese, fra cui Chrysler, Peugeot, Jeep e Alfa Romeo, è stata un punto chiave per il presidente John Elkann nei colloqui con i candidati alla carica di amministratore delegato.
Come altre case automobilistiche europee, Stellantis deve far fronte ai pesanti dazi sulle importazioni imposti dal presidente Usa Donald Trump e sta lottando con la forte concorrenza delle auto cinesi.
All’inizio di aprile Stellantis ha chiamato McKinsey per avere una consulenza sugli effetti dei dazi su Maserati e Alfa Romeo, che stanno preparando i piani per il futuro. Stellantis ha affermato allora di essere pienamente impegnata su entrambi i marchi.
Tuttavia, la cessione di Maserati, il suo unico marchio di lusso, è tra le opzioni che McKinsey sta esplorando per Stellantis, dicono le fonti parlando di una valutazione ancora nelle fasi iniziali.
Alla richiesta di un commento, un portavoce di Stellantis ha risposto: "Con tutto il rispetto, Maserati non è in vendita.
McKinsey non ha commentato.
Il predecessore di Filosa, Carlos Tavares, che si è dimesso a dicembre dopo una performance deludente sul mercato statunitense, si era rifiutato di prendere in considerazione l’idea di sbarazzarsi di qualsiasi marchio del gruppo.
Ma alcuni investitori e analisti sostengono che un portafoglio semplificato aumenterebbe i margini di profitto di Stellantis, le cui azioni hanno perso due terzi del loro valore da marzo dell’anno scorso.
VENDITE IN CALO
Le vendite di Maserati sono diminuite di oltre la metà nel 2024, attestandosi a sole 11.3000 unità, e il marchio ha registrato una perdita operativa adjusted di 260 milioni di euro.
Maserati non ha attualmente in programma il lancio di nuovi modelli in attesa di un nuovo piano industriale, dopo che il precedente è stato sospeso da Stellantis lo scorso anno. Santo Ficili, responsabile del marchio, ha detto questo mese che il piano sarà presentato poco dopo l’entrata in carica di Filosa.
Una delle fonti ha detto che Stellantis sta facendo i conti con il fatto di avere troppi marchi, il che rende difficile investire adeguatamente in tutti.
La casa automobilistica deve "stabilire delle priorità", ha affermato la fonte.
Stellantis non ha specificamente incaricato McKinsey di trovare un acquirente per Maserati, ma il mandato è di considerare tutte le opzioni, compresa una potenziale vendita, ha detto la seconda fonte.
Tutte le opzioni sono sul tavolo, ha aggiunto.
Secondo una delle fonti, il consiglio di amministrazione di Stellantis è diviso sui piani per Maserati.
Alcuni membri del board ritengono che Stellantis non sia in grado di rilanciare Maserati in modo sostenibile e suggeriscono che venderla sia l’opzione migliore. Altri ritengono che Maserati abbia ancora valore e che vendere l’unico marchio di lusso di Stellantis danneggerebbe la reputazione del gruppo.
Le case automobilistiche cinesi, come Chery, potrebbero essere tra i soggetti interessati all’acquisto di marchi automobilistici europei per sostenere la loro espansione nel Vecchio Continente, dove il loro brand non è ancora riconosciuto dai consumatori.
Si tratterebbe di una mossa simile all’acquisto della britannica MG Motor da parte di Saic nel 2007 o all’acquisizione della svedese Volvo Cars da parte di Geely [ nel 2010.
(Giulio Piovaccari, in redazione Claudia Cristoferi, tradotto da Claudio Leonel Piacquadio, editing Sabina Suzzi)