Ricevi uno sconto del 40%
🚨 Mercati volatili? Trovare le gemme nascoste per ottenere una seria sovraperformanceTrova subito azioni

Europa dice addio a tassi negativi - o solo arrivederci?

Pubblicato 22.09.2022, 15:59
Aggiornato 22.09.2022, 16:00
© Reuters. Banconote in euro e in franco svizzero in questa foto illustrativa scattata a Losanna il 9 agosto 2011. REUTERS/Denis Balibouse/Foto d'archivio

LONDRA (Reuters) - L'esperimento decennale dell'Europa con i tassi d'interesse negativi, che si è concluso oggi con il ritorno della Banca nazionale svizzera in territorio positivo, ha dimostrato una cosa: i tassi negativi possono esistere oltre i confini della fantascienza economica.

Intrapresa per rilanciare le economie dopo la crisi finanziaria del 2007-08, tale politica ha capovolto la formula standard della saggezza monetaria: le banche hanno dovuto pagare delle tasse per parcheggiare il contante nelle banche centrali; alcuni proprietari di immobili hanno trovato mutui che pagavano loro gli interessi; e i premi in cambio dei risparmi sono praticamente scomparsi.

Ora che questa tendenza è stata abbandonata di fronte all'inflazione galoppante causata dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina, restano i dubbi sulla sua efficacia e sulle circostanze in cui sarà mai utilizzata di nuovo.

"Penso che l'asticella sarà probabilmente più alta in futuro", ha detto Claudio Borio, capo del dipartimento Monetario ed Economico della Banca dei Regolamenti Internazionali (Bri) di Basilea, che funge da banca per le banche centrali del mondo.

Raramente la politica monetaria ha generato tanto rumore e tanta furia come all'inizio degli anni 2010, in occasione del ricorso ai tassi negativi da parte di quattro banche centrali europee e della Banca del Giappone, ora l'unica autorità monetaria che li applica ancora.

Con i tassi di interesse già vicini allo zero, avevano esaurito gli strumenti convenzionali per scongiurare la minaccia di una vera e propria deflazione, che temevano avrebbe bloccato la ripresa economica. L'unica via d'uscita, secondo loro, era scendere sotto lo zero.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

I responsabili delle banche erano furiosi quando la Banca centrale europea, la Riksbank svedese, la Banca nazionale svizzera e la Nationalbank danese adottarono tassi negativi, sostenendo che avessero minato l'intero modello commerciale delle banche, che consiste nel trarre profitto dai prestiti.

I media si unirono alle critiche, con i giornali svizzeri che nel 2015 definirono il momento "Frankenshock" e la tedesca Bild che etichettò l'allora presidente della Bce Mario Draghi come "Conte Draghila" per aver "prosciugato i nostri conti".

Di certo, coloro che si affidavano al rendimento dei risparmi furono chiaramente penalizzati durante il periodo europeo di tassi ultra-bassi o negativi, anche se potevano almeno trarre conforto dal fatto che l'inflazione bassa proteggeva i loro risparmi iniziali.

Altri effetti collaterali sono più difficili da individuare.

I timori che i tassi negativi portassero all'accumulo di denaro si sono rivelati in gran parte infondati: in Svizzera, ad esempio, il numero di banconote da 1.000 franchi in circolazione è rimasto invariato, a indicare che i clienti non stavano prelevando contanti per riporli a casa in una cassaforte.

Con una banca danese che vantava il primo mutuo a tasso negativo al mondo, è probabile che i prestiti a basso costo abbiano alimentato l'impennata dei prezzi delle case in tutta la regione. Tuttavia, i prezzi sono stati anche spesso influenzati da fattori locali, tra cui la scarsità dell'offerta.

Mentre molti altri elementi erano in gioco, i titoli bancari della zona euro sono scesi di circa il 45% dal 2014, nonostante le misure della Bce per sostenerli mediante esenzioni dalle commissioni su alcuni depositi e l'accesso a prestiti estremamente economici.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

L'anno scorso, tuttavia, un report del think tank Bruegel, presentato al Parlamento europeo, ha concluso che gli utili complessivi del settore bancario non sono stati danneggiati in modo significativo dai tassi negativi, e che il calo è stato compensato dai guadagni negli investimenti negli asset.

"Alla fine hanno funzionato come normali tagli dei tassi", ha detto Gregory Claeys, uno degli autori del report, pur riconoscendo che l'impatto sarebbe stato maggiore se l'esperimento fosse durato più a lungo.

NESSUN FUTURO?

Alla domanda se i tassi negativi riescano a raggiungere effettivamente i propri obiettivi è più difficile rispondere, data la modesta portata della sperimentazione - nessuno è mai sceso sotto lo 0,75% - e visto che sono stati spazzati via dalle turbolenze degli ultimi due anni.

I banchieri centrali della Bce evidenziano i dati che dimostrano come i prestiti nella zona euro si siano ridotti anno dopo anno negli anni 2010, fino a quando i tassi negativi hanno contribuito a trasformarli in crescita nel 2016, anche se tale crescita non ha mai raggiunto i livelli precedenti al 2009.

Altri sottolineano il fatto che il periodo dei tassi negativi ha coinciso con il vasto 'quantitative easing' con cui la Bce e altre banche centrali di tutto il mondo hanno stimolato la domanda con l'acquisto di migliaia di miliardi di dollari di asset.

"Si è trattato di un'operazione molto più grande e di maggiore impatto", commenta Brian Coulton, capo economista di Fitch Ratings. "Usare il bilancio in modo aggressivo è un'arma potente".

Alcuni economisti sostengono che i tassi negativi creino incentivi dannosi che in ultima analisi rendono un cattivo servizio all'economia, ad esempio mantenendo in vita "aziende zombie" che di diritto dovrebbero chiudere, o eliminando lo stimolo per i governi a promuovere riforme difficili.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

"Ciò che manca, in Europa, è l'attenzione alle riforme strutturali. Perché non sono state fatte negli ultimi 10 anni, perché non abbiamo rafforzato la crescita della produttività?", commenta Anatoli Annenkov, senior economist europeo di Societe Generale.

Burkhard Varnholt, Chief investment officer Svizzera di Credit Suisse, si spinge oltre, affermando che il messaggio mandato sugli investimenti nel futuro è addirittura simile al nichilismo del ritornello "No Future" del brano punk rock dei Sex Pistols del 1977 "God Save the Queen".

"Sono i banchieri centrali che hanno portato i tassi di interesse a un livello tale da non attribuire alcun valore al futuro", dice. "I punk di oggi indossano camicie bianche, abiti grigi e cravatte blu".

Con la chiusura dell'era dei tassi negativi, il pool globale di asset a rendimento negativo si è ridotto a meno di 2.000 miliardi di dollari rispetto al picco del 2020 di circa 18.000 miliardi di dollari.

Nonostante le perplessità, alcuni sostengono che l'esperimento ha almeno dimostrato ai banchieri centrali che i tassi possono scendere sotto lo zero e che quindi è un'opzione percorribile: basti pensare che la Banca d'Inghilterra per un certo periodo ha preso in considerazione questa strada mentre il Covid-19 stava devastando l'economia.

Sebbene l'attuale ondata inflazionistica suggerisca che potrebbe passare un po' di tempo prima che i banchieri centrali europei possano ricorrere nuovamente ai tassi negativi, è improbabile che vogliano escluderli del tutto.

"Si parlerà sempre di questi tassi come di qualcosa che rimane nel kit degli strumenti", dice Rohan Khanna, strategist di Ubs a Londra. "Dubito che qualcuno sia pronto a dire mai più tassi negativi".

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Antonella Cinelli)

Ultimi commenti

Tutto grazie a Williams Morgan per avermi cambiato la vita grazie all'enorme profitto che ho ottenuto dalla sua piattaforma di trading. Contattalo sulla sua faccia📉pagina del libro➡️ Williams. E. Morgan. E tramite la sua What👥sApp: +447362044047
Abbiamo bisogno di più esperti come il trader Williams E. Morgan per istruire le persone sugli sviluppi del mercato in modo che le persone possano evitare errori comuni e non uscire dal mercato sentendosi frustrati! Continuate così! Ho raccolto oltre $ 19.600 con il mio capitale iniziale di $ 4.000. Inizia scrivendogli un messaggio su Fácébóók ... Williams E. Morgan e su Whatsap:+447362044047
Stai soffrendo e perdendo il tuo investimento La signora Briana Grozdan mi ha dato un motivo per sorridere di nuovo, dopo aver sprecato le mie risorse nelle mani sbagliate, ma con solo 10 giorni di investimento con la signora Briana Grozdan, ho riavuto tutti i miei soldi. Signora Briana, lei è la migliore negli investimenti in criptovalute, grazie per avermi fatto sorridere di nuovo. puoi anche contattarla su Instágrám 👉brianagrozdan_official_tradet
Am an independent person I started my first investment plan with just a $2,500 and now earning weekly income of $10,000 in cryptocurrency exchange with my personal broker Mr Marcel_maxwell_fxtrade1 on Insta📬gram
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.