Di Alessandro Albano
Investing.com - China Evergrande Group (HK:3333) ha chiuso in rialzo del 6,8% ad Hong Kong questo giovedì (seconda seduta consecutiva) dopo aver onorato gli interessi su alcuni bond già scaduti ad ottobre, evitando ancora una volta un default.
Clearstream, una società di clearing internazionale, ha affermato di aver ricevuto gli interessi su un'obbligazione offshore vicina alla fine dei 30 giorni di "grace-period", e le cedole sui titoli 9,5% con scadenza 2022, quelle su un bond al 10% con scadenza 2023 e gli interessi su un'obbligazione del 10,5% con maturity 2024, per un totale di $148 milioni.
Il mercato attende ora le prossime scadenze previste per il 28 dicembre, quando il colosso del real estate con $305 miliardi di passività dovrà onorare i coupon sui bond al giugno 2023 e 2025 per complessivi 255 milioni di dollari.
Nonostante i rischi d'insolvenza cinesi si stiano diffondendo a macchia d'olio (vedi i casi di Kaisa e Fantasia Holding), i titoli del settore hanno preso una boccata d'aria questi due giorni dopo che, secondo quanto riportato dal quotidiano statale Securities Times, il governo di Pechino potrebbe allentare la stretta sul credito obbligazionario tramite nuovi investimenti che arriveranno da banche e altre istituzioni cinesi.
S&P avverte dei rischi
Dopo il Financial Statability Report della Fed, che ha messo in guardia dai rischi provenenti dall'immobiliare cinese, S&P Global Ratings ha avvertito mercoledì che i timori contagio sul settore "stanno aumentando", guidati "dal sentiment dovuto alle notizie sugli sviluppatori immobiliari in difficoltà".
"Queste notizie stanno colpendo il sentiment degli acquirenti di case, diffondendo così il contagio al più ampio mercato immobiliare residenziale", ha affermato Charles Chang, Country Lead Greater China, S&P Global Ratings.
"Le vendite di case in Cina sono scese del 17% a settembre rispetto allo stesso mese dell’anno scorso", ha affermato Chang. "Ci aspettiamo che le vendite di case in Cina scendano del 10% nel 2022 e dal 5% al 10% nel 2023, con un calo dei prezzi fino al 3%. Questo potrebbe essere il primo calo pluriennale delle vendite nella storia di questo mercato".
Nei mercati del credito, secondo l'agenzia di rating il contagio al di fuori dell'Asia "è stato limitato", poiché gli investitori basati negli Stati Uniti e in Europa "hanno probabilmente poca esposizione diretta".
All'interno del continente asiatico, "l'effetto è stato in gran parte limitato alla Cina, e all'interno della Cina, agli emittenti di grado speculativo nel settore immobiliare". Tuttavia, S&P sottolinea che "la volatilità rimarrà elevata, in quanto il numero e la portata dei default sono in aumento e il mercato immobiliare continua a indebolirsi".