Investing.com - Non si fermano i guai per Facebook con la privacy del social network ancora sotto accusa. Secondo il New York Times, infati, Facebook avrebbe fornito per anni i dati personali e alcune informazioni sensibili dei suoi utenti a giganti tecnologici com Amazon, Apple, Netflix, Spotify (NYSE:SPOT) e Microsoft (NASDAQ:MSFT).
Questi colossi avrebbero avuto accesso anche alle informazioni personali degli utenti come i messaggi privati, i numeri di contatto e il calendario, senza che fosse necessaria alcuna autorizzazione da parte degli stessi utenti.
Secca la risposta del social network fondato da Mark Zuckerberg: “nessuna di queste partnership ha permesso alle aziende di accedere alle informazioni senza il permesso delle persone o violando il vecchio accordo con la Federal Trade Commission”.
Sul piede di guerra i consumatori con le associazioni di categoria che chiedono al garante della privacy un intervento efficace. Tra le tante, Altroconsumo ha rilanciato la class action insieme alle altre associazioni europee.
"È il modello di business in discussione", sostiene Altroconsumo, "non si tratta più di singole falle, né di comportamenti inaccurati". Altroconsumo ha scritto alle società citate nell’indagine per chiedere chiarimenti sugli italiani coinvolti e sul persistere di pratiche illecite di condivisione dati con Facebook.
A Wall Street, intanto, il titolo Facebook (NASDAQ:FB) torna a crescere (+0,70%) dopo un inizio in netta flessione, mentre il Dow Jones prosegue in verde.
Bene anche gli altri titoli Faang, con Netflix (NASDAQ:NFLX) e Alphabet che guadagnano oltre l’1%, mentre sopra la parità restano Amazon.com (NASDAQ:AMZN) e Apple (NASDAQ:AAPL). Twitter (NYSE:TWTR) guadagna l’1,85%.