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Fed vicina alla fine del rialzo dei tassi, quale scenario per gli investitori

Pubblicato 23.03.2023, 11:57
Aggiornato 23.03.2023, 12:10
© Reuters.

Di Alessandro Albano 

Investing.com - Con la Fed che ha aumentato i tassi d'interesse di 25 punti base portandoli ai livelli del 2007, gli addetti ai lavori si sono iniziati a chiedere quale sarà il tasso terminale dei fed funds ora che lo stesso Powell ha ammesso che dopo il crash di SVB c'è stato un momento in cui pensava di fermare il rialzo dei tassi per capire l'assestamento del sistema alla crisi bancaria.

I dot plot vedono un tasso mediano per il 2023 al 5,1%, quindi poco distante dal 5% attuale facendo intendere che la Fed potrebbe aumentare il costo del dollaro solo un'altra volta nel corso dell'anno prima di procedere con la riduzione. Il taglio dei tassi, ha però avvertito Powell in conferenza non avverrà nel 2023 aprendo le porte per una soluzione simile solo il prossimo anno parallelamente ad un continuo calo dell'inflazione, con un occhio di riguardo per gli effetti della politica monetaria sulla crescita economica. 

L'incertezza, comunque, resta come affermato dallo stesso Powell visto che gli effetti delle ultime turbolenze bancaria potrebbe ripercuotersi su domanda, prestiti e inflazione. 

Leggi anche: Fed aumenta i tassi di 25 punti base, crisi banche avrà effetti su inflazione

"Dalla scorsa riunione della Fed, i mercati sono stati colpiti da diverse notizie negative. Diverse banche USA sono fallite, tra cui la 16esima più grande per depositi, e le conseguenze restano incerte. Il rischio di contagio sembra per ora basso, grazie all’azione rapida e decisa delle autorità", scrive in una nota inviata a Investing.com Tony Rodriguez, Head of Fixed Income Strategy di Nuveen. 

Nel contesto attuale le prospettive economiche e di politica monetaria restano altamente incerte. Da Nuveen prevedono che "il sistema finanziario statunitense eviterà una crisi più profonda, ma le condizioni di finanziamento dovrebbero irrigidirsi ulteriormente". 

"Poiché l'inflazione resta un problema per la Fed, ci aspettiamo almeno un altro rialzo dei tassi nel corso dell'anno", afferma l'esperto.

L'inflazione resta un problema per la Fed, per questo la società d'investimenti americana si aspetta "almeno un altro rialzo dei tassi nel corso dell'anno", ed è probabile che il 2023 "continui a essere caratterizzato da turbolenze periodiche" con inflazione "elevata" e un "rallentamento dell'economia globale".

"L’insieme di questi fattori  - aggiunge - potrebbe pesare ulteriormente sulla crescita nei prossimi trimestri. Anche se non vediamo un uragano all'orizzonte, è probabile che il 2023 continui a essere caratterizzato da turbolenze periodiche. Gli investitori farebbero bene a proteggersi".

Titoli ciclici e portafogli diversificati 

Guardando l'asset allocation, il responsabile di Nuveen preferisce essere "selettivo sui titoli ciclici" con maggiore focus "sulla qualità in portafogli diversificati".

"Privilegiamo i titoli azionari che pagano dividendi e gli investimenti in infrastrutture che possono resistere a un rallentamento della crescita economica e alla volatilità dei tassi d'interesse. Nel reddito fisso guardiamo con interesse ad aree di qualità", aggiunge Rodriguez, precisando che "potrebbe essere un buon momento per prendere in considerazione la possibilità di prendere profitto in alcuni settori e di aumentare il rischio in altri".

"Quest'anno molte valutazioni dei mercati pubblici si sono notevolmente spostate. Continuiamo a ritenere che il reddito fisso investment grade, i REIT pubblici e i municipal bond investment grade offrano fondamentali interessanti, ma tutti e tre hanno registrato forti rialzi che hanno reso le valutazioni meno convincenti rispetto all'inizio dell'anno. Vediamo anche l'opportunità di aggiungere un po' di rischio e di beta ai portafogli puntando sui mercati emergenti (in particolare sulle azioni dei mercati emergenti). Inoltre, continuiamo ad apprezzare i municipal bond ad alto rendimento", 

Ultimi commenti

Limitiamoci a commentare...FED vicina alla fine....che li alzi che li abbassi che resti ferma ormai ha poca importanza...capolinea!
grottesco leggere queste considerazioni. La fed potrebbe anche fermarsi al livello attuale o poco sopra (5,25%) dunque cosa cambierebbe di fatto? Nulla, perchè il costo del credito sarebbe così più elevato del profitto derivante da rendimenti equity, attualmente intorno al 1,5% (SPX). Senza contare quanto sarebbe costoso per le corporations sostenere il proprio debito e buy back azionario. Ammesso e non concesso che l'inflazione inizi veramente un'inversione reale e duratura ci vorrà tempo prima che i tassi possano essere tagliati con certezza. La teoria dello yp-yo è speculazione mediatica.
Come tutti i grandi guru le previsioni sono…non sono…ma si vede un luce in fondo al tunnel quante c…te devo ancora sentire da questi c…ni!
c'è ancora strada da fare ma ormai il peggio è passato adesso deve stabilizzare sistema bancario.
Ahahah finito... sempre detto che l'unico dato che va guardato è l'inflaction core
ma quante cavolate scrivete!!!! no. vi leggo più non hanno finito un bel niente ....scrivete falsità
È piu che probabile, vogliono fare un reset del mercato!
higher for longer, secondo me a botte di 0,25 arriveremo a 7 di terminal rate
Ma non è vero! Continuerà ad alzare i tassi, ma sempre moderatamente.
Salvo seri eventi nel settore bancario non vedo una fed decisa a mollare sul piano della lotta all'inflazione pur con un atteggiamento più prudente vi saranno se necessari ulteriori aumenti
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