Investing.com - Giornata di forti vendite su Salvatore Ferragamo (MI:SFER), in controtendenza rispetto al Ftse Mib che procede in crescita a metà mattinata. Il titolo è scambiato a 18,38 euro per azione, ed è alla sua terza seduta negativa consecutiva in cui sta perdendo oltre il 10%.
Due le cause principali del crollo di questi giorni.
Il giudizio degli istituti
L’agenzia Kepler Cheuvreux ha tagliato il giudizio sul titolo a “Reduce” rispetto al precedente “hold” e tagliato il target price a 18,50 euro (-8%).
Gli analisti dell’istituto, inoltre, hanno rivisto le stime sull’utile per azioni, che potrebbero vedere una riduzione dell’8% per il prossimo anno e del 12% il successivo.
Alla base del nuovo giudizio, gli esperti di Kepler Cheuvreux indicano la possibile difficoltà a riprendersi velocemente in termini di margini, visti gli elevati investimenti cui dover far pfronte per manterene le location e per garantire un’esperienza del cliente al passo coi tempi.
Meno fiducia sul gruppo anche da parte di Deutsche Bank (DE:DBKGn) che ha ridotto il prezzo obiettivo a 23 euro, mentre Equita SIM e Banca IMI (LON:IMI) lasciano invariato il loro giudizio, rispettivamente “reduce” e “hold”.
Dimissioni del CFO
Dall’11 gennaio il CFO e direttore amministrativo Ugo Giorcelli lascerà il suo posto di comando per intraprendere un altro percorso professionale e il sostituto non è stato ancora annunciato. Domani è previsto un consiglio di amministrazione che potrebbe dare indicazioni in proposito.
Secondo gli analisti di Equita Sim, anche se le dimissioni potrebbero non dipendere dagli eventi di Parigi, la capitale francese vale tra il 2% e il 3% del fatturato di Ferragamo e ipotizzando un calo del 30% del business, questo implica quasi l\'1% di impatto sulla crescita del retail, attesa in rialzo del 2% nel quarto trimestre, con riferimento alle vendite a parità di negozi.