Investing.com - Il prezzo del greggio scende negli scambi della mattinata statunitense di questo martedì, l’attenzione degli investitori ora si sposta sui dati relativi alle scorte USA di greggio e prodotti raffinati.
L’American Petroleum Institute rilascerà il report settimanale oggi alle 4:30PM ET (21:30 GMT). I dati ufficiali della Energy Information Administration sono invece previsti domani, nelle previsioni di un aumento di 2,9 barili. I dati della scorsa settimana hanno mostrato che l’aumento della produzione USA ha contribuito a riportare le scorte ai massimi storici.
Il greggio West Texas Intermediate con consegna ad aprile cede 54 centesimi, o l’1%, a 53,48 dollari al barile alle 9:10 ET (14:10 GMT).
Intanto, il greggio Brent con consegna a maggio sull’ICE Futures Exchange di Londra scende di 57 centesimi, a 55,85 dollari al barile.
Secondo gli esperti, sul sentimento ha pesato il mancato superamento del massimo del recente range.
I future sono stati scambiati in range stretto tra i 50 e i 55 dollari negli ultimi due mesi, con il sentimento influenzato dalle aspettative di una ripresa della produzione del petrolio di scisto USA e dalle speranze che l’eccesso di scorte possa essere ridotto grazie ai tagli alla produzione annunciati dai principali produttori globali.
Secondo quanto reso noto venerdì da Baker Hughes, il numero degli impianti di trivellazione attivi negli Stati Uniti la scorsa settimana è salito di 5 unità, il sesto aumento settimanale consecutivo. Il totale è a quota 602, il massimo dall’ottobre del 2015.
Il totale è a quota 602, il massimo dall’ottobre del 2015, alimentando i timori che la produzione di petrolio di scisto USA possa minare gli sforzi dei principali produttori per riequilibrare il mercato globale del petrolio.
Gli Hedge funds hanno aumentato le posizioni rialziste sul greggio al massimo storico la scorsa settimana, mentre i produttori OPEC e non OPEC stanno tenendo fede all’impegno di ridurre la produzione di circa 1,8 milioni di barili al giorno entro fine giugno, e finora il taglio alla produzione ammonta al 90% del livello stabilito.
All’inizio del mese, le fonti OPEC hanno reso noto che l’organizzazione potrebbe estendere l’accordo ai paesi non membri o anche adottare tagli maggiori a partire da luglio se le scorte globali non dovessero raggiungere il livello stimato.
Sul Nymex, i future della benzina con consegna ad aprile scendono di 2,9 centesimi, o dell’1,7%, a 1,711 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento con consegna a marzo scende di 2,4 centesimi, a 1,624 dollari al gallone.
I future del gas naturale con consegna ad aprile salgono di 3,1 centesimi, o dell’1,2%, a 2,724 dollari per milione di BTU.