Di Sam Boughedda
L'errore cosiddetto del "fat finger" causato da un dipendente di Citigroup (NYSE:C) ad inizio maggio potrebbe costare alla banca d'investimenti 50 milioni di dollari, secondo quanto riportato da Bloomberg.
Il mese scorso, un trader della banca d'investimento americana ha causato un flash crash sui mercati europei a seguito di un errore commesso durante un’operazione. "Questa mattina uno dei nostri trader ha commesso un errore durante l'ordine di una transazione", ha comunicato la banca americana in una nota inviata via e-mail poco dopo l'accaduto, precisando che "in pochi minuti, l'errore è stato identificato e l'abbiamo corretto."
Secondo Bloomberg, che cita delle fonti informate sui fatti, Citigroup starebbe ancora calcolando i danni, che potrebbero superare i 50 milioni. “Un trader appartenente alla Delta One trading unit di Londra stava lavorando da casa durante la chiusura per bank holiday del 2 maggio; il dipendente avrebbe erroneamente aggiunto uno zero in più ad un trade nei primi scambi europei”, ha scritto Bloomberg citando la sua fonte.
L’errore di battitura ha causato un forte selloff sui titoli europei, con i mercati del Vecchio Continente che hanno letteralmente bruciato 300 miliardi di euro (322 miliardi di dollari) in pochi minuti. I più colpiti sono stati i listini nordici a gestione Euronext (EPA:ENX) e Nasdaq, con Stoccolma e Oslo che hanno registrato perdite fino al -8% salvo poi recuperare una parte dei ribassi. L'errore hanno colpito anche altre piazze europee, come Francoforte, Milano e Parigi, con il MIB che nel giro di pochi secondi è arrivato a perdere il 4%.
Il trader responsabile dell’errore sarebbe stato messo in congedo, e, secondo recenti indiscrezioni, la banca Usa starebbe cercando di rivedere il proprio team di trading di Londra legato all’accaduto.
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