di Mathieu Rosemain e Gwénaëlle Barzic
PARIGI (Reuters) - Le autorità francesi hanno comunicato agli operatori di telecomunicazioni che intendono acquistare apparecchiature Huawei 5G che non potranno rinnovare le licenze una volta scadute, escludendo di fatto l'azienda cinese dalle reti mobili del Paese.
Lo hanno detto tre fonti vicine alla situazione.
Come altri paesi in Europa, la Francia sta creando le basi per il suo mercato mobile 5G di prossima generazione in un contesto che vede un'escalation della tempesta geopolitica tra le due superpotenze globali, Stati Uniti e Cina.
Gli Stati Uniti ritengono che le attrezzature del colosso tech possano essere utilizzate dal governo cinese a fini di spionaggio - accusa respinta da Huawei e da Pechino - e ha spinto i suoi alleati a vietarle.
L'Anssi, l'agenzia francese per la sicurezza informatica, ha fatto sapere questo mese che consentirà agli operatori di utilizzare apparecchiature, comprese quelle di Huawei, con licenze da tre a otto anni. Ma ha aggiunto che sta sollecitando le società che ancora non le utilizzano a non passare alle apparecchiature dell'azienda cinese.
Ciascun operatore deve richiedere dozzine di licenze per apparecchiature destinate a coprire diverse parti del Paese.
Secondo le fonti, l'Anssi ha informato gli operatori in merito alla maggior parte delle decisioni sulle licenze per le grandi città.
Le fonti hanno inoltre aggiunto che la maggior parte delle autorizzazioni per le apparecchiature Huawei è stata concessa per tre o cinque anni, mentre la maggior parte di quelle per apparecchiature dei rivali europei Ericsson o Nokia ha riguardato licenze di otto anni.
Le decisioni di Anssi non sono state rese pubbliche, né dall'agenzia né dalle società.
Le fonti hanno sottolineato che gli operatori sono stati informati dalle autorità francesi durante colloqui informali degli ultimi mesi, non dichiarati in documenti formali, che le licenze concesse per le apparecchiature Huawei non saranno successivamente rinnovate.
Nessun commento da Anssi.
Un portavoce dell'ufficio del primo ministro, che sovrintende alle autorizzazioni per le apparecchiature 5G, ha affermato che Anssi sta lavorando con gli operatori nell'ambito di una cornice giuridica, aggiungendo che qualsiasi autorizzazione concessa al momento non influisce sul fatto che questi saranno successivamente rinnovati o interrotti.
Huawei non ha commentato.
Tali restrizioni equivarrebbero tuttavia a una graduale eliminazione di Huawei dalle reti 5G francesi entro il 2028, dato il breve lasso di tempo delle licenze, spiegano le fonti, che hanno preferito rimanere anonime per la natura riservata della questione.
Gli operatori francesi potrebbero ancora riuscire a ottenere un'autorizzazione di otto anni per le apparecchiature Huawei in alcuni casi e potrebbero ancora decidere di utilizzare le apparecchiature del colosso cinese per quel periodo di tempo, preseguono le fonti. Ma anche questo implicherà alla fine che dovranno smantellarle, hanno aggiunto.
Una delle fonti ha affermato che risulterà difficile per un operatore di telecomunicazioni correre il rischio di investire in attrezzature Huawei, dato che la nuova tecnologia mobile come il 5G impiega almeno otto anni per ottenere un ritorno sugli investimenti.
"Concedere tre anni equivale a un netto rifiuto", ha aggiunto la fonte.