BRUXELLES (Reuters) - La Francia e l'Italia spingono per una discussione approfondita sull'idea di emissioni di debito congiunto più permanenti nel momento in cui il blocco dei 27 rivedrà nel 2022 le norme sul bilancio Ue, una proposta probabilmente poco felice per la Germania.
Il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi e il presidente francese Emmanuel Macron hanno scritto in un'editoriale congiunto per il Financial Times che il Recovery fund Ue da 800 miliardi di euro, strumento per la prima volta della storia del blocco finanziato attraverso l'emissione di debito comune, si è rivelato un successo, e che potrebbe servire come un esempio per il futuro.
"Le nuove proposte meriteranno discussioni approfondite, non influenzate da ideologie, con l'obiettivo di servire al meglio gli interessi dell'intera Unione europea", hanno scritto i due leader, aggiungendo un link a un paper scritto da quattro economisti, tra cui due rispettivi consiglieri di Macron e Draghi.
Il paper propone che per far fronte all'incremento del debito pubblico dopo la pandemia di Covid-19, l'Unione europea potrebbe stabilire un'Agenzia Ue per la gestione del debito, che acquisterebbe dalla Bce il debito emesso durante la pandemia dai governi degli stati membri Ue.
Storicamente, la Germania si è fortemente opposta alle emissioni di debito congiunto all'interno del blocco, citando i trattati Ue, la costituzione tedesca e i timori sull'assunzione di responsabilità per i debiti di altri stati.
Il paper menzionato dall'articolo di Macron e Draghi afferma che l'agenzia Ue per il debito potrebbe acquistare gradualmente nel corso di cinque anni il debito creato durante la pandemia del 2020-2021.
(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in Redazione a Milano Andrea Mandalà)