Investing.com - Apertura di 2019 in piacchiata per il Ftse Mib che cede quasi il 2% dopo pochi minuti di seduta, mentre lo spread torna sopra i 255 punti segnando un leggero rialzo.
Male anche gli altri indici europei con il Cac 40 che perde il 2,50%, seguito dall’Ibex 35, il Ftse 100 e il Dax, tutti in flessione pari quasi al 2%.
Deboli i bancari con il FTSE Italia All Share Banks in flessione del 2,52%, trascinato in basso da Ubi Banca (MI:UBI), Bper Banca (MI:EMII) e Banco Bpm (MI:BAMI), che cedono oltre il 3%.
Sospesa dalle contrattazioni Banca Carige (MI:CRGI) che si avvia all’amministrazione straordinaria dopo lo stop all’aumento di capitale. La Banca centrale europea, infatti, ha affidato la gestione della banca a tre commissari tra cui il presidente Pietro Modiano e l’attuale amministratore delegato Fabio Innocenzi. Nominato anche un comitato di serveglianza composto da tre membri: Luca Brancadoro, Andrea Guaccero e Alessandro Zanotti. La banca sottolinea come sia "garantita la consueta operatività senza alcun impatto su clienti, depositanti e dipendenti".
In flessione dell’1,71% Banca Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS), dopo la notizia delgli accordi vincolanti per la cessione di crediti non performing per un totale di 3,5 miliardi di euro.
Non migliore la performance dei titoli petroliferi, indeboliti dal prezzo del petrolio greggio che scende sotto i 45 dollari al barile mentre il Brent viene scambiato sopra i 52 dollari.
A Piazza Affari Saipem (MI:SPMI) cede il 3%, seguita da Tenaris (MI:TENR) (-2,48%), Eni (MI:ENI) (-1,66%) e Saras (MI:SRS) (-1,06%). Male anche gli europei con Technip (PA:FTI) che crolla del 5%, la francese Total (PA:TOTF) che perde oltre il 2% e Bp a -1,62%.