Investing.com - Apertura di settimana negativa per il Ftse Mib che cede lo 0,52%, sulla scia delle altre borse europee. Il Dax perde lo 0,35%, mentre il Cac 40 apre a -0,17%. Intorno alla parità il Ftse 100 e l’Ibex 35.
Debolezza dei mercati influenzata dai negativi dati sul Pil cinese, ai minimi dal 1990. L’economica del gigante asiatico nel 2018 è cresciuta del 6,4%, in calo rispetto al 6,6% dell’anno precedente.
Il dato risulta in linea con le previsioni degli analisti, anche se la guerra commerciale con gli Stati Uniti rischiava di rendere il dato ancora peggiore.
Nel principale listino di Piazza Affari spicca il titolo Juventus (MI:JUVE), che guadagna oltre il 2% con le azioni quotate a 1,445 euro, ai massi dell’ottobre scorso. Si attende stasera la partita di campionato con il Chievo, dopo che ieri la seconda in classifica, il Napoli, ha battuto per 2-1 la Lazio.
In rosso, invece, molti titoli con Enel (MI:ENEI) la peggiore (-2,68%), seguita da Snam (MI:SRG) (2,30%), entrambe influenzate dallo stacco del dividendo, e Saipem (MI:SPMI) (-2,07%). In flessione superiore all’1% Ferragamo (MI:SFER), Buzzi (MI:BZU) e Telecom Italia (MI:TLIT).
Negativo anche il settore finanziario, con il FTSE Italia All Share Banks che perde lo 0,73%, all’interno del quale spiccano Banco Bpm (MI:BAMI) (-1,72%), Unicredit (MI:CRDI), Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS) e Banca Popolare di Sondrio (MI:BPSI) (-1,09%), in flessione superiore all’1%, mentre restano in rosso anche Bper Banca (MI:EMII), Mediobanca (MI:MDBI), Intesa Sanpaolo (MI:ISP), Ubi Banca (MI:UBI), Banca Generali (MI:GASI) e FinecoBank (MI:FBK).