Investing.com - Virata negativa per il Ftse Mib dopo un inizio positivo, a metà mattinata in calo dello 0,58%. L’indice principale di Piazza Affari aveva iniziato la seduta in crescita dello 0,55%.
L’inizio della discesa era arrivato prima dei dati sulla crescita economica italiana, sui quali si era concentrata l’attenzione dei mercati dopo le decisioni di ieri della Fed sui tassi di interesse.
La crescita italiana ha visto un calo trimestrale dello 0,2%, dato già anticipato ieri dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e da un sondaggio Reuters.
Mentre lo spread resta a quota 240 punti, a Milano sono le banche a trascinare il principale indice di Milano. Il FTSE Italia All Share Banks, infatti, cede il 2,71%.
Tra i peggiori titoli finanziari troviamo Banco Bpm (MI:BAMI) e Banca Popolare di Sondrio (MI:BPSI), in crollo del 4%, seguidi da Bper Banca (MI:EMII) che cede oltre il 3%, seguita da Ubi Banca (MI:UBI), Banca Piccolo Credito Valtellinese (MI:PCVI) (Creval), Unicredit (MI:CRDI), Intesa Sanpaolo (MI:ISP), Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS) e Mediobanca (MI:MDBI), in flessione superiore al 2%.
Continua il calo per la Juventus (MI:JUVE), con le prese di profitto che portano il titolo alla sua terza seduta negativa consecutiva.
Tra i pochi titoli in verde ci sono i petroliferi, con Saipem (MI:SPMI) che guadagna il 2,52% dopo l’assegnazione di un contratto in Vietnam per gas naturale.
Bene anche Saras (MI:SRS) (+2,76%), Eni (MI:ENI) (+1,09%) e Tenaris (MI:TENR) (+0,64%), con il petrolio greggio che resta sopra i 54 dollari al barile e il Brent a 61 dollari.
Sprint di Telecom Italia (MI:TLIT) che arriva a toccare un +4%.