Investing.com - Perde i guadagni di metà seduta il Ftse Mib che a Milano scende ad un +0,65% dopo aver superato il +1% nel corso delle prime ore della seduta.
Metà seduta che si caratterizza dalla frenata dei titoli bancari dopo un inizio in grande spolvero nel corso della settimana in cui molti istituti sono attesi dall’esame dei conti trimestrali e annuali.
Brusca discesa per Intesa Sanpaolo (MI:ISP) che vede più che dimezzato il suo guadagno dopo la diffusione dei dati sugli utili. Il titolo guadagnava quasi il 3% in mattinata, mentre ha ridotto i guadagni fino ad un +1%.
L’istituto ha visto il quarto trimestre 2018 chiudersi con un -27% dell’utile netto, arrivando a 1,04 miliardi, in linea con le previsioni degli analisti. L’anno appena concluso ha visto un utile netto di 4,05 miliardi, in crescita del 6,1% rispetto all’anno precedente ma, depurato dal contributo pubblico da 3,5 miliardi ottenuto per l'acquisizione degli asset delle ex Popolare di Vicenza e Veneto Banca, la variazione sarebbe -44,6%.
Per quanto riguarda il risultato netto, la banca ha annunciato che per il 2019 prevede "un aumento del risultato netto rispetto al 2018, conseguente a una crescita dei ricavi, una continua riduzione dei costi operativi e un calo del costo del rischio". Inoltre, per l'esercizio in corso Intesa conferma le previsioni del piano d'impresa, con la "distribuzione di un ammontare di dividendi cash corrispondente a un payout ratio pari all'80% del risultato netto.
Procedono comunque positive le altre banche, con l’indice FTSE Italia All Share Banks che riduce i guadagni ma cresce dell'1,55%. Restano sopra il +2% Ubi Banca (MI:UBI), Mediobanca (MI:MDBI), Banco Bpm (MI:BAMI) e Unicredit (MI:CRDI).
Frenano anche Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS), Banca Piccolo Credito Valtellinese (MI:PCVI), Banca Popolare di Sondrio (MI:BPSI), che guadagnano intorno all’1%.
Tra gli altri titoli del Ftse Mib, Amplifon (MI:AMPF) continua il rally a +4,12%, seguito da Recordati (MI:RECI) che guadagna il 3,58%. Bene anche la galassia Agnelli con Exor (MI:EXOR), CNH Industrial (MI:CNHI), Ferrari (MI:RACE) e Fiat (MI:FCHA) che aggiungono l’1%.
Fuori dal principale indice di Piazza Affari, Astaldi (MI:AST) cola a picco e segna un -3,68% dopo che Salini (MI:SALI) e IHI hanno rinviato la presentazione delle loro offerte, fondamentali per il salvataggio del gruppo.