Investing.com - A poco più di un’ora dalla chiusura di seduta, il Ftse Mib viaggia in verde in compagnia degli altri indici europei in attesa del nuovo voto sulla Brexit. Il Cac 40 guadagna lo 0,59%, mentre l’Ibex 35 e il Ftse 100 aggiungono poco più dello 0,50%.
In negativo, invece, gli indici di Wall Street con il Dow Jones 30 che cede lo 0,12%, seguito dal Nadaq 100.
Protagonisti a Milano sono le banche con il FTSE Italia All Share Banks che aggiunge oltre l’1% mentre cala lo spread (242 punti).
Protagonista Banco Bpm (MI:BAMI) che gudadagna oltre il 3%, seguito da Banca Popolare di Sondrio (MI:BPSI) e Bper Banca (MI:EMII) a +2%, mentre buona anche la performance di Ubi Banca (MI:UBI), Banca IFIS (MI:IF) e Unicredit (MI:CRDI), tutte sopra il +1%.
Gli istituti finanziari sono sostenuti anche dalle ipotesi di un imminente decreto sul rinnovo delle garanzie pubbliche sulla cartolarizzazione sulle sofferenze bancarie che potrebbe essere approvato già il fine settimana, o al massimo martedì prossimo.
Secondo la Reuters, la nuova Gacs verrà inserita nel decreto legge sulla Brexit quale misura necessaria per garantire la corretta operativitià di mercato nel caso di “Hard Brexit”, uscita senza accordo con l’Unione europea.
Il nuovo sostegno al credito con garanzia pubblica avrà durata di due anni e il costo potrebbe essere leggermente più alto rispetto al costo della precedente Gacs scaduta il 6 marzo.
Intanto, a Milano prosegue il volo di Leonardo, che cresce del 13% dopo il rilascio degli utili 2018, seguita da Amplifon (MI:AMPF) (+3,54%). Recupera la Juventus (MI:JUVE) dopo l’iniziale flessione con i trader in presa di posizione dopo il boom seguito alla vittora con l’Atletico Madrid. In fondo al Ftse, invece, restano Diasorin (MI:DIAS) (-1,50%) e A2A (MI:A2) (-1,12%).