Di Peter Nurse
Investing.com - L’apertura dei mercati azionari statunitensi è vista in lieve ribasso questo venerdì, sulla scia del selloff della seduta precedente, nei timori di un duro inasprimento della politica monetaria, mentre prosegue la stagione degli utili.
Alle 13:00 CEST, i future Dow scendono di 120 punti, o dello 0,4%, i future S&P 500 vanno giù di 14 punti, o dello 0,3%, ed i future Nasdaq 100 sono in calo di 36 punti, o dello 0,3%.
I tre principali indici a Wall Street hanno chiuso in discesa ieri dopo le parole del Presidente della Federal Reserve Jerome Powell che hanno rafforzato le aspettative di un aumento di 50 punti base dei tassi di interesse a maggio.
L’indice blue-chip Dow Jones Industrial Average ha chiuso giù di oltre 300 punti, o dell’1,1%, l’indice S&P 500 è sceso dell’1,5% e l’indice Nasdaq Composite è crollato del 2,1%.
Nel corso della giornata sono attesi i risultati di società come Verizon Communications (NYSE:VZ), American Express (NYSE:AXP) ed Honeywell (NASDAQ:HON).
Ieri Snap (NYSE:SNAP) ha avvertito che l’inflazione alta potrebbe colpire la crescita dei ricavi, pur stimando un numero di utenti giornalieri attivi nel secondo trimestre tra i 343 ed i 345 milioni, sopra i 340 milioni attesi da Wall Street.
Gap (NYSE:GPS) ha tagliato le previsioni sulle vendite trimestrali.
Per quanto riguarda i dati economici di aprile, si prevede che l’indice PMI manifatturiero sia sceso lievemente da 58,8 del mese prima e l’indice PMI composito di Markit sia in calo da 57,7 di marzo.
I dati equivalenti vedono una zona euro a due velocità, con il dominante settore dei servizi che ha registrato un forte aumento dell’attività, mentre il settore manifatturiero risulta in difficoltà per i problemi di approvvigionamento.
I prezzi del petrolio si indeboliscono questo venerdì.
La settimana si chiuderà con il dato di Baker Hughes sul numero di impianti di trivellazione USA attivi e con il dato CFTC sulle posizioni speculative.
Alle 13 CEST, i future del greggio USA scendono dell’1,5% a 102,21 dollari al barile, mentre il contratto del Brent va giù dell’1,4% a 106,82 dollari. Entrambi i riferimenti si avviano a registrare perdite settimanali di oltre il 4%.
Intanto, i future dell’oro sono in calo dello 0,7% a 1.935,40 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,0812, giù dello 0,2%.