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Future USA in salita, attesi dati sulla fiducia dei consumatori

Pubblicato 11.05.2018, 12:57
Aggiornato 11.05.2018, 12:57
© Reuters.  Future USA in salita, attesi dati sulla fiducia dei consumatori

Investing.com - I future dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura al rialzo questo venerdì, con l’indice Dow che si avvia a salire per la settima seduta consecutiva, mentre si chiude la stagione degli utili e l’attenzione degli investitori si sposta sui dati sulla fiducia dei consumatori.

Alle 6:53 ET (10:53 GMT), i future Dow blue chip salgono di 53 punti, o dello 0,21%, i future S&P 500 vanno su di 6 punti, o dello 0,21% mentre i future Nasdaq 100 legati al settore tech salgono di 8 punti, o dello 0,12%.

A conclusione dell’ultima ondata di report della stagione degli utili del primo trimestre questa settimana, con i risultati di Thomson Reuters (NYSE:TRI),che saranno l’unica pubblicazione degna di nota odierna, i titoli tech limitano i rialzi.

Dopo la chiusura di ieri Nvidia ha riportato dati che hanno superato tutte le aspettative, grazie alla forte crescita nelle divisioni di data center e videogiochi. Nonostante i risultati positivi, il titolo del produttore di chip (NASDAQ:NVDA) è crollato di circa il 2% negli scambi pre-market di questo venerdì. Ieri, prima della pubblicazione, aveva chiuso al massimo storico di 260,13 dollari.

Nel frattempo, il titolo di Symantec (NASDAQ:SYMC) registra un tonfo di oltre il 20% negli scambi pre-market, il crollo peggiore in 17 anni. Le vendite e i profitti hanno superato le aspettative ma le previsioni sono state deboli e il colosso della sicurezza cibernetica ha rivelato che è in corso un’indagine interna e che ha contattato spontaneamente la Securities and Exchange Commission.

La compagnia ha avvertito che l’indagine potrebbe comportare un aggiornamento dei risultati finanziari e delle stime.

Gli investitori dell’azionario terranno d’occhio anche la situazione politica, con il Presidente USA Donald Trump che rivelerà l’attesissimo piano per la riduzione dei prezzi dei farmaci questo pomeriggio.

Il settore farmaceutico e quello sanitario sono all’erta, visti i precedenti commenti del Presidente secondo cui le case farmaceutiche la stavano “facendo franca” relativamente agli alti costi dei farmaci di marca. Trump sarebbe intenzionato a rivelare strategie per abbassare i prezzi dei farmaci USA e per ridurre la quantità di denaro che la gente deve sborsare per le medicine.

Inoltre, il Presidente incontrerà 10 importanti case automobilistiche alla Casa Bianca nel corso della giornata per discutere del destino degli storici standard sul basso consumo e dell’imminente confronto con la California ed altri principali stati.

Sul fronte economico, gli investitori seguiranno la lettura preliminare sulla fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan relativa a maggio alle 10:00 ET (14:00 GMT).

I dati USA sui prezzi all’importazione e all’esportazione di aprile saranno pubblicati alle 8:30 ET (12:30 GMT).

In programma anche un intervento del presidente della Fed di St. Louis James Bullard in merito all’economia ed alla politica economica in occasione di una conferenza alle 8:30 ET (12:30 GMT).

Intanto, il prezzo del greggio oscilla vicino al massimo di tre anni e mezzo, nella prospettiva che le sanzioni USA contro l’Iran possano ridurre le forniture del Medio Oriente in un periodo in cui la produzione di greggio globale si trova al passo con l’aumento della domanda.

I future del greggio USA salgono dello 0,15% a 71,47 dollari alle 6:55 ET (10:55 GMT), mentre il greggio Brent va giù dello 0,08% a 77,41 dollari.

I riflettori sono puntati anche sui dati settimanali di Baker Hughes sull’attività di trivellazione USA, dopo i dati della scorsa settimana da cui è emerso un aumento di nove impianti per un totale di 834, il massimo dal marzo 2015.

Gli operatori dei mercati sono ancora preoccupati per il fatto che l’aumento della produzione di petrolio da scisto USA possa vanificare gli sforzi dell’OPEC di ridurre la produzione per mettere fine alle scorte globali in esubero.

Intanto, le borse europee sono al ribasso negli scambi di metà mattina, diventando negative dopo un’apertura positiva. Gli investitori non sembrano intenzionati a continuare a comprare con il weekend alle porte, nonostante gli utili positivi e le notizie sugli accordi. Nonostante il calo di oggi, l’indice paneuropeo Stoxx 600 si avvia a segnare il settimo aumento settimanale consecutivo, il più lungo in oltre tre anni.

I mercati asiatici hanno chiuso in salita, con la propensione al rischio spinta dai dati deludenti sull’inflazione USA di ieri che hanno contribuito ad allentare i timori per un aumento più veloce dei tassi da parte della Federal Reserve, nell’ottimismo per la notizia che il Presidente USA Donald Trump incontrerà il leader nordcoreano Kim Jong Un a Singapore il 12 giugno. L’indice nipponico Nikkei ha chiuso con un balzo dell’1,2%.

In controtendenza le borse cinesi, con l’indice Shanghai Composite che ha chiuso a -0,4%. I trader continuano ad essere preoccupati per le tensioni commerciali. I funzionari statunitensi e cinesi si incontreranno a Washington per un secondo round di trattative la prossima settimana.

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