(Reuters) - I futures sugli indici azionari statunitensi sono in calo mentre i rendimenti dei Treasury sono in rialzo dopo che l’agenzia di rating Moody’s ha declassato il rating sovrano del Paese, alimentando i timori per l’aumento del debito Usa.
L’agenzia di rating ha abbassato venerdì il rating sovrano degli Stati Uniti ad "Aa1" da "Aaa" a causa dei timori per l’aumento del debito nazionale, pari a 36.000 miliardi di dollari.
"Moody’s stava monitorando la situazione da novembre 2023 e i cambiamenti avvengono tendenzialmente entro 12-18 mesi, questa notizia non dovrebbe quindi essere inaspettata", si legge in una nota degli analisti di Deutsche Bank (ETR:DBKGn).
Moody’s ha assegnato per la prima volta agli Stati Uniti il rating "Aaa" nel 1919 ed è l’ultima delle tre grandi agenzie di rating a effettuare il declassamento.
Rimangono al centro dell’attenzione i timori per l’aumento del deficit degli Stati Uniti, mentre la legge di Trump sulla riforma fiscale, bloccata per giorni da lotte repubblicane interne sui tagli alla spesa, è stata approvata ieri da una commissione chiave del Congresso.
Alle 10,45 il Dow E-minis è in calo dello 0,78%, l’S&P 500 E-minis perde l’1,23%, il Nasdaq 100 E-minis cede l’1,61%.
Nel frattempo, i rendimenti dei titoli di Stato statunitensi, che si muovono in modo inverso rispetto ai prezzi, sono in rialzo, con il titolo decennale che rende il 4,54%.
La maggior parte dei titoli a maggiore capitalizzazione e quelli ’growth’ sono in negativo nel premarket: Tesla (NASDAQ:TSLA) è fanalino di coda con un calo del 4,5%.
Anche i titoli dei chip sono in ribasso: Advanced Micro Devices e Nvidia sono in calo di oltre il 3% ciascuno, mentre Intel (NASDAQ:INTC) perde quasi il 2%.
L’indice S&P 500 ha registrato il quinto giorno consecutivo di guadagni venerdì, chiudendo la settimana in positivo grazie alla tregua temporanea sul fronte commerciale tra Stati Uniti e Cina e ad alcuni dati sull’inflazione.
La stagione trimestrale è quasi giunta alla fine con oltre il 90% delle società dell’S&P 500 che ha pubblicato i risultati.
Alcune aziende, tra cui Home Depot e il retailer Target, comunicheranno i risultati nel corso della settimana.
L’attenzione è rivolta anche alla Federal Reserve, mentre si attendono in giornata gli interventi di almeno cinque funzionari, tra cui il presidente della Fed di New York John Williams.
(Tradotto da Jasmine Mazzarello, editing Cristina Carlevaro)