ROMA (Reuters) - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sollecitato oggi le Camere a legiferare al più presto in materia di legge elettorale.
"Il Capo dello Stato ha sottolineato l'esigenza che il Parlamento provveda sollecitamente al compimento di due importanti adempimenti istituzionali: la nuova normativa elettorale per il Senato e per la Camera e l'elezione di un giudice della Corte Costituzionale", si legge in una nota emessa dal Colle dopo l'incontro tra il capo dello Stato e i presidenti delle Camere, Pietro Grasso e Laura Boldrini.
"Il Presidente della Repubblica ha chiesto ai Presidenti di Senato e Camera di rappresentare ai rispettivi gruppi parlamentari l'urgenza che rivestono entrambe le questioni per il funzionamento del nostro sistema istituzionale", continua il comunicato.
Stasera la conferenza dei capigruppo della Camera ha deciso che la riforma della legge elettorale approderà in aula a Montecitorio lunedì 29 maggio.
La scorsa settimana la commissione Affari costituzionali della Camera ha terminato una serie di consultazioni parlamentari per cercare di arrivare a un testo base che possa andare in aula a maggio, dopo due rinvii consecutivi. Il punto d'intesa tra grillini e democratici sembra potrebbe essere l'estensione anche al Senato dell'Italicum, con alcune modifiche.
Nel gennaio scorso la Consulta ha dichiarato in parte incostituzionale l'Italicum, stralciandone alcuni punti come il ballottaggio alla Camera, pur consentendo comunque l'applicabilità della legge residua.
Proprio la Consulta, come sottolineato da Mattarella oggi, necessita tra l'altro di un nuovo giudice costituzionale che deve essere eletto dal parlamento in seduta comune con il quorum dei due terzi dei voti fino alla quarta votazione e poi a maggioranza semplice. La mancanza di un accordo politico ha fatto sì che da quando in novembre si è dimesso il giudice Giuseppe Frigo, sino a questo momento le camere non siano state in grado di eleggere chi dovrà sostituirlo.