SINGAPORE/LONDRA (Reuters) - Il petrolio avanza sui massimi di nove mesi dopo che i dati dell'Eia hanno mostrato un calo delle scorte di greggio negli Usa, con i progressi per un pacchetto di stimolo fiscale negli Stati Uniti e una forte domanda proveniente dall'Asia che contribuiscono a sostenere i prezzi.
Il dollaro statunitense ha toccato i minimi di 2 anni e mezzo contro le altre divise. I prezzi del petrolio beneficiano generalmente di un calo del biglietto verde poiché il greggio è denominato in dollari e diventa più economico per i detentori di altre valute.
Alle 12,30 i futures sul Brent sono in rialzo di 17 centesimi a 51,25 dollari al barile, dopo aver scambiato anche al prezzo di 51,90 dollari.
I futures sul greggio Usa guadagnano 20 centesimi a 48,02 dollari al barile, dopo aver raggiunto i 48,59 dollari al barile nel corso della sessione. Entrambi i benchmark hanno toccato i massimi da inizio marzo.
Le riserve di greggio sono scese di 3,1 milioni di barili nella settimana conclusasi l'11 dicembre, secondo quanto comunicato dall'Eia, ben oltre le attese degli analisti per un calo di 1,9 milioni di barili.
Contribuiscono a sostenere i prezzi i progressi per l'approvazione di misure di stimolo negli Stati Uniti, con i deputati Usa più vicini a un accordo per un pacchetto di aiuti contro il coronavirus del valore di 900 miliardi di dollari.
Gli Stati Uniti hanno inoltre ampliato la campagna di vaccinazioni contro il Covid-19.
(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Maria Pia Quaglia, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)