ROMA (Reuters) - Il governo preme su Atlantia (MI:ATL) perché garantisca rapidamente il passaggio del controllo di Autostrade per l'Italia a Cdp e investitori alleati.
Secondo quanto riferisce una fonte governativa, Roma sta chiedendo alla società di "chiudere rapidamente un accordo nel rispetto degli impegni del 14 luglio", spiega la fonte.
Atlantia, controllata con una quota del 30% dalla famiglia Benetton, detiene l'88% di Autostrade.
L'accordo del 14 luglio mira a chiudere il contenzioso avviato dopo il crollo del Ponte Morandi di Genova, gestito da Autostrade, in cui morirono 43 persone nell'agosto 2018.
Sintetizzando i termini dell'intesa, Palazzo Chigi scriveva il 15 luglio che "Atlantia e Aspi si sono impegnate a garantire l'immediato passaggio del controllo di Aspi a un soggetto a partecipazione statale" identificato in Cdp.
Atlantia non commenta. Una fonte vicina al gruppo dice che vincolare l'efficacia dell'atto transattivo alla vendita di Aspi a Cdp significa vendere a un acquirente unico senza una procedura di mercato.
Le parti sono divise anche su altri aspetti, tra i quali la richiesta di Cdp di una manleva temporanea su rischi futuri legati allo stato della rete autostradale oggi in capo ad Aspi.
(Giuseppe Fonte, in redazione a Milano Giselda Vagnoni, Maria Pia Quaglia)