Investing.com – I futures dell'oro sono in salita oggi, leggermente al di sotto del record di tre mesi toccato ieri, il sentimento sul metallo prezioso è migliorato dopo il livello di resistenza di mercoledì.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell'oro con consegna ad aprile a 1.778,15 dollari l’oncia troy, su dello 0,43% nella mattinata europea.
Precedentemente il prezzo era salito dello 0,5%, al massimo di 1,779,85 l’oncia troy, il massimo della sessione.
Supporto a breve termine a 1.750,85 l’oncia troy, il minimo di mercoledì e resistenza a 1.796,45 l’oncia troy, il massimo del 14 novembre.
I prezzi dell’oro sono saliti dell’1% ieri, segnano il livello più alto da novembre, in seguito all’aumento degli acquisti tecnici dopo il superamento del livello di 1.765 dollari l’oncia.
Gli operatori dei mercati hanno dichiarato che il superamento di tale livello segna uno slancio verso l'alto dei prezzi, innescando nuovi ordini di acquisto provenienti dai grandi investitori istituzionali e hedge fund.
Il gruppo Finanziario globale HSBC Holdings ha dichiarato in una precedente relazione che “un'ondata di acquisti tecnicamente motivati ha invaso i mercati. Non abbiamo rilevato nessun macro evidente o evento geopolitico che possa sostenere tale impennata.”
Alcuni analisti hanno attribuito questa impennata alle crescenti aspettative di ulteriori misure di allentamento monetario dalle banche centrali mondiali.
I prezzi dell'oro hanno ricevuto un forte supporto il mese scorso dopo che la Federal Reserve si è impegnata ad allungare i tempi prima di un possibile aumento del tasso di interesse fino alla fine del 2014 e ha indicato che la banca può intraprendere un terzo round di allentamento quantitativo.
L’oro può beneficiare di un ambiente si politica monetaria allentata, nelle aspettative che un’ampia liquidità possa spingere la richiesta del metallo prezioso contro l’inflazione della moneta.
Intanto i mercati si chiedono se il salvataggio di 130 miliardi di euro alla Grecia sarà abbastanza per risolvere i problemi del paese, visto il deteriorarsi delle condizioni economiche.
Ieri l’agenzia di rating Fitch ha declassato il rating della Grecia a C da CCC, ribadendo che l’accordo coi creditori privati costituirà un ristretto default.
L’oro è stato sempre visto come bene rifugio, ma il metallo prezioso, negli ultimi mesi ha seguito i beni più rischiosi, come conseguenza della crisi del debito della zona euro, che ha spinto i traders a vendere le posizioni favorevoli e coprire le perdite in altri settori.
Sul Comex, l’argento con consegna a marzo è salito dello 0,85% a 34,54 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a marzo è sceso dello 0,15% a 3,827 dollari la libbra.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell'oro con consegna ad aprile a 1.778,15 dollari l’oncia troy, su dello 0,43% nella mattinata europea.
Precedentemente il prezzo era salito dello 0,5%, al massimo di 1,779,85 l’oncia troy, il massimo della sessione.
Supporto a breve termine a 1.750,85 l’oncia troy, il minimo di mercoledì e resistenza a 1.796,45 l’oncia troy, il massimo del 14 novembre.
I prezzi dell’oro sono saliti dell’1% ieri, segnano il livello più alto da novembre, in seguito all’aumento degli acquisti tecnici dopo il superamento del livello di 1.765 dollari l’oncia.
Gli operatori dei mercati hanno dichiarato che il superamento di tale livello segna uno slancio verso l'alto dei prezzi, innescando nuovi ordini di acquisto provenienti dai grandi investitori istituzionali e hedge fund.
Il gruppo Finanziario globale HSBC Holdings ha dichiarato in una precedente relazione che “un'ondata di acquisti tecnicamente motivati ha invaso i mercati. Non abbiamo rilevato nessun macro evidente o evento geopolitico che possa sostenere tale impennata.”
Alcuni analisti hanno attribuito questa impennata alle crescenti aspettative di ulteriori misure di allentamento monetario dalle banche centrali mondiali.
I prezzi dell'oro hanno ricevuto un forte supporto il mese scorso dopo che la Federal Reserve si è impegnata ad allungare i tempi prima di un possibile aumento del tasso di interesse fino alla fine del 2014 e ha indicato che la banca può intraprendere un terzo round di allentamento quantitativo.
L’oro può beneficiare di un ambiente si politica monetaria allentata, nelle aspettative che un’ampia liquidità possa spingere la richiesta del metallo prezioso contro l’inflazione della moneta.
Intanto i mercati si chiedono se il salvataggio di 130 miliardi di euro alla Grecia sarà abbastanza per risolvere i problemi del paese, visto il deteriorarsi delle condizioni economiche.
Ieri l’agenzia di rating Fitch ha declassato il rating della Grecia a C da CCC, ribadendo che l’accordo coi creditori privati costituirà un ristretto default.
L’oro è stato sempre visto come bene rifugio, ma il metallo prezioso, negli ultimi mesi ha seguito i beni più rischiosi, come conseguenza della crisi del debito della zona euro, che ha spinto i traders a vendere le posizioni favorevoli e coprire le perdite in altri settori.
Sul Comex, l’argento con consegna a marzo è salito dello 0,85% a 34,54 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a marzo è sceso dello 0,15% a 3,827 dollari la libbra.