Dopo il recupero di gennaio l’azionario avrà bisogno di dati macro e crescita degli utili per crescere ancora. La gestione attiva può fare la differenza catturando le occasioni nei mercati emergenti, in India e in Giappone
LA GESTIONE ATTIVA PUO’ FARE LA DIFFERENZA
Il recupero dei mercati azionari registrato nel mese di gennaio è senz’altro incoraggiante, soprattutto dopo la severa correzione sperimentata tra ottobre e, soprattutto, dicembre 2018. Tuttavia, Christian Schmitt, co-lead portfolio manager del fondo bilanciato Ethna-Dynamisch della casa di investimento Ethenea, raccomanda prudenza evitando di proiettare quanto accaduto nel primo mese del nuovo anno come il trend per l’intero 2019. L’esperto, nell’articolo “Azioni, il recupero di gennaio è solo un primo passo“, si dice convinto che la gestione attiva possa fare la differenza nella performance dei portafogli. Infatti, a prescindere da cosa si è visto a gennaio, il contesto di mercato resta sfidante. E questo nonostante la crescita economica che, per Christian Schmitt , sebbene in rallentamento, manterrà una traiettoria positiva nel corso dell’anno. In ambito strettamente finanziario, il recupero dei listini di gennaio deve essere interpretato come il primo importante passo verso un processo di recupero che richiederà tempo e la conferma, nel corso dei prossimi mesi, di dati economici e finanziari meno gravi di quanto stimato. Questo permetterà, come già sperimentato nel 2011 e nel 2015/16, di tramutare le correzioni di fine 2018 (che si sono spinte fino al -30% in Europa e a -20% negli Stati Uniti), in opportunità d’investimento selettive sui titoli di buona qualità da cogliere proprio con la gestione attiva...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge