Di Alessandro Albano
Investing.com - Sono iniziate questa mattina le consultazioni per la formazione del nuovo governo, con al centro le tensioni interne al centro destra sui nuovi ministri e il polverone sugli audio dell'ex presidente Berlusconi in merito alla guerra in Ucraina che hanno avuto eco anche livello europeo.
Il Btp a 10 anni rende un preoccupante 4,8% come nella crisi del debito, mentre la scadenza a due anni viene scambiato al 3,07%, con CDS 10 Years denominato in dollari che è al livello più alto dall'inizio della crisi Covid e spread sul Bund a 240 punti base.
Dopo le frasi discutibili in difesa di Putin e sull'azione del premier ucraino Zelensky, il leader di Forza Italia ha diramato una nota in cui ha messo nero su bianco le posizioni atlantiste e contro la guerra del centro-destra, chiamando persino il Tg di la7 in diretta che poco prima aveva diffuso l'audio incriminato.
Come era prevedibile, gli audio, criticati ampiamente anche dalla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, hanno travalicato confini nazionali arrivando fino alla dirigenza del Partito Popolare europeo di cui Forza Italia è membro, mettendo in dubbio la capacità del possibile nuovo esecutivo di restare all'interno dei paradigmi europei e della Nato.
I colloqui con il Presidente Mattarella, come da prassi, hanno preso il via dai presidenti delle Camere, mentre i rappresentati politici si presenteranno al Quirinale a partire da domani.
Nonostante le divisioni interne allo stesso centro destra e gli attacchi esterni sulle nomine dei nuovi ministri, si prevede un centro destra compatto nelle consultazioni, con il nuovo governo che potrebbe essere già annunciato la settimana prossima.
Lagarde pensa in grande
Oltre ad un contesto politico turbolento, le obbligazioni europee risentono di una Bce che potrebbe dare il via ad aumento dei tassi da 75 punti base per la prima volta nella sua storia poco più che ventennale, dopo i 50 pb messi a segno nel meeting di settembre.
Il titolo francese 10 anni registra un rendimento del 3%, mentre il Bund decennale rende il 2,4% come nel biennio della Grande Recessione.
L'aumento dei tassi per contendere un'inflazione ormai 5 volte superiore al target Bce non è la sola misura annunciata. Come ribadito da Villeroy nei giorni scorsi, nei prossimi mesi inzierà la vendita dei titoli di Stato acquistati durante gli anni dei quantitative easing, mentre
La politica monetaria restrittiva potrebbe dare il via ad un ulteriore aumento dei rendimenti delle obbligazioni dell'Eurozona, con particolare attenzione sui titoli periferici.
Costi di finanziamento molto elevati potrebbero incidere significativamente sulle manovre fiscali dei singoli di Stati, i quali stanno continuamente elargendo aiuti a famiglie e imprese per far fronte alla più forte crisi energetica della storia europea.