OraFinanza - Ieri a Wall Street sono cambiati i titoli battistrada del rialzo, l’esito della della seduta non è cambiato di molto, rispetto all’euforia di mercoledì. I tech sono tornati a correre e il Nasdaq ha guadagnato l’1,5%, trentesimo record da inizio anno. L’indice Magnificent Seven di Bloomberg è salito del 2,3% grazie alla spinta di Meta Platforms +3,4%, ma anche di Tesla (NASDAQ:TSLA) +2,9%.L’S&P 500 ha chiuso in rialzo dello 0,7%, quarantanovesimo record da inizio anno.Il Dow Jones ha chiuso sostanzialmente piatto, mantenendosi sui massimi storici. Il settore finanziario è sceso dell'1,1%, mentre l'energia ha perso lo 0,8% e gli industriali lo 0,2%.
Si sono stabilizzate le obbligazioni, dopo il forte calo di prezzo delle ultime sedute, Treasury Note a dieci anni a 4,33%.
Con voto unanime, il Federal Open Market Committee ha abbassato di un quarto di punto percentuale il target del tasso sui fondi federali, all’intervallo del 4,5%-4,75%. “Questa ulteriore ricalibrazione del nostro orientamento politico contribuirà a mantenere la forza dell'economia e del mercato del lavoro e continuerà a consentire ulteriori progressi in materia di inflazione, mentre ci muoviamo verso un orientamento più neutrale nel tempo", ha dichiarato il presidente Jerome Powell nella conferenza stampa post-riunione. Dall’incontro con la stampa non è emerso quasi nulla sulle prossime mosse.
Il presidente della Fed, in carica dal 2018, è stato più chiaro su un'altra questione. Quando gli è stato chiesto se si dimetterà, nel caso il presidente eletto Donald Trump lo chiedesse, Powell ha risposto con un secco "no".
Più tardi, nel corso della conferenza stampa, ha affermato che un presidente che licenzia un presidente della Fed "non è consentito dalla legge". Il mandato di Powell come presidente scade nel maggio 2026, mentre il suo mandato come governatore della Fed dura fino all'inizio del 2028.
Dicendo poco, la banca centrale ha confermato di aver intrapreso un percorso cauto e dipendente dai dati. Sarà anche un atteggiamento pragmatico, ma è anche una rinuncia a guidare in modo preciso la politica monetaria. "La buona notizia è che dipendono dai dati, la cattiva è che dipendono dai dati", ha dichiarato Mike Skordeles, responsabile dell'economia statunitense di Truist. "Ogni dato farà muovere le aspettative... come è stato per gran parte della primavera”.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future Dax di Francoforte +0,3%. Ieri la borsa della Germania ha chiuso in rialzo dell’1,7%, a fronte del +0,1% del Ftse Mib di Milano.
Nel giro di ventiquattro ore, la crisi di governo aperta dallo strappo sul bilancio tra il cancelliere Olaf Scholz e l'ormai ex ministro delle Finanze Christian Lindner ha travolto il Paese, trasformando l'esecutivo in un'alleanza a due rosso-verde priva dei liberali.
Il Kanzler resta fermo nell'intenzione di porre la fiducia al Bundestag soltanto il 15 gennaio. Ma il centrodestra della Cdu - dall'alto dei sondaggi che la vedono volare oltre il 30% - continua a lanciare ultimatum per anticipare il voto in Parlamento già "la prossima settimana”, aprendo la strada alla chiamata alle urne tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio.
Pena il mancato appoggio alle leggi ancora da approvare che di fatto costringerebbe il governo di minoranza a staccare comunque la spina.Per tutta la giornata sono continuate le accuse e le controaccuse tra i due nemici giurati Scholz e Lindner.
La responsabilità, ha tuonato l'ex ministro delle Finanze dopo le durissime parole rivoltegli dal cancelliere al momento della cacciata, è anche una questione di "stile" e Scholz ha organizzato, a suo parere, una "messa in scena per far cadere il governo deliberatamente" ritenendo insanabile la differenza di vedute sul freno all'indebitamento.
Volker Wissing, ministro dei Trasporti, ha lasciato i liberali pur di restare a bordo del governo. Un gesto apprezzato dal cancelliere, che gli ha permesso di raddoppiare: sarà lui a sostituire il collega liberale Marco Buschmann alla guida della Giustizia, diventando responsabile di due portafogli.
Al posto dell'ex titolare dell'Istruzione sempre in quota Fdp, Bettina Stark-Watzinger, subentrerà invece il verde Cem Oezdemir, già titolare dell'Agricoltura. Mentre per guidare le Finanze Scholz questa volta ha scelto il suo fedelissimo Joerg Kukies, ex Goldman Sachs (NYSE:GS).
Accelera nel finale la borsa di Tokyo, +0,5% l’indice Nikkei, mentre lo yen è poco mosso a 152,7 su dollaro.
Hang Seng di Hong Kong -0,7%. L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen perde lo 0,5% ma sta per chiudere una delle migliori settimane degli ultimi anni, +6%. In Cina si resta in attesa dei dettagli delle misure di stimolo economico annunciate, ma non ancora formalizzate, nelle scorse settimane da varie articolazioni dello stato.
L’indice KOSPI di Seul è intorno alla parità. Sale la borsa di Singapore, indice Straits Times +1,8%.
Leonardo chiude i primi nove mesi con ordini a 14,8 miliardi di euro, in crescita del 7,8% rispetto allo stesso periodo del 2023, ricavi pari a 12,1 miliardi, in salita del 12,4% e un Ebita di 766 milioni in aumento del 15%. La società conferma le guidance per l’intero anno rese note lo scorso marzo. L'AD, Roberto Cingolani, ha detto che la guidance aumenterebbe se non ci fossero problemi esogeni, fra cui la crisi di Boeing (NYSE:BA), mentre il piano industriale sarà aggiornato a marzo del prossimo anno.
Pirelli (BIT:PIRC). L’utile operativo è aumentato più del previsto nel terzo trimestre, grazie alla crescita dei volumi, alla gamma di prodotti e alle efficienze, secondo quando ha comunicato l'azienda di pneumatici.
Banca Mediolanum (BIT:BMED) non sta guardando ad acquisizioni nel medio termine e potrebbe esserci un divdiendo speciale sui risultati 2024. Lo ha detto l'AD, Massimo Doris.
Unipol (BIT:UNPI), Nei primi nove mesi la raccolta diretta assicurativa di Unipol, al lordo delle cessioni in riassicurazione, si è attestata a 11,416 miliardi di euro, in crescita dell'8% rispetto ai 10,570 miliardi registrati al 30 settembre 2023 e del 9,1% a perimetro omogeneo. La raccolta diretta nel comparto Danni, informa una nota, è stata pari a 6,488 miliardi, in crescita del 6,8% rispetto ai 6,074 miliardi al 30 settembre 2023 (+8,7% a perimetro omogeneo), con positive performance in tutti gli ecosistemi in cui opera il gruppo.Il comparto Auto risulta in aumento del 10,7% rispetto all'esercizio precedente, con premi pari a 3,165 miliardi di euro. Ancora sostenuta la crescita dei premi Non Auto, pari a 3,323 miliardi di euro (+6,8% rispetto ai primi nove mesi 2023), risultato che ha beneficiato in particolare della spinta commerciale nel comparto Salute. In significativo progresso anche la raccolta del canale bancassicurativo in cui opera Arca Assicurazioni (230 milioni di euro, +15,5%).