Di Geoffrey Smith
Investing.com - Lo spettro degli oppioidi che perseguitava il gruppo di prodotti sanitari e di consumo britannico Reckitt Benckiser (LON:RB) si è dissolto questo giovedì, quando la compagnia ha annunciato che chiuderà la questione per 1,4 miliardi di dollari.
Reckitt schizza del 2,6% alle 4:45 ET (08:45 GMT) sulla notizia, superando facilmente la performance di un mercato britannico in cui il FTSE 100 sale di solo lo 0,2%, così come gli altri mercati europei che tendono al rialzo dopo i vari segnali di ieri della Federal Reserve che indicano un probabile taglio dei tassi di interesse USA alla fine del mese.
Il patteggiamento è incredibilmente alto, più del doppio della multa da 600 milioni di dollari pagata dal produttore dell’OxyContin Purdue Pharma nel 2007 che, finora, era stato il pagamento singolo più alto emerso dallo scandalo degli oppioidi USA. Ma, dal punto di vista di Reckitt, è un prezzo che valeva la pena pagare per liberarsi da ulteriori eventuali costi che potrebbero emergere se e quando la sua ex divisione farmaceutica Indivior - accusata ad aprile di marketing fraudolento per il suo prodotto anti-dipendenza Suboxone - dovesse arrivare in tribunale.
“Evita costi, incertezze e distrazioni legati al proseguire di indagini, contenziosi e potenziale imputazione in un periodo di trasformazioni significative in base al RB 2.0 e durante una transizione dell’amministratore delegato”, ha sintetizzato Reckitt.
Anche il titolo di Indivior (LON:INDV), che ha subìto uno spin off totale da Reckitt nel 2014, segna un’impennata questo giovedì, sebbene per motivi differenti.
Ha alzato le previsioni sia sui ricavi che sugli utili quest’anno, grazie alla forte performance del Suboxone.
Il titolo di Indivior, che aveva perso oltre il 90% nello scorso anno per via dei problemi legali negli Stati Uniti, è rimbalzato inizialmente del 35% per poi ridurre i guadagni e segnare un rialzo del 27% a metà mattina.