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Le cinque cose da seguire sul calendario economico questa settimana

Pubblicato 04.03.2018, 11:22
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sul calendario economico questa settimana
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Investing.com - Questa settimana gli operatori dei mercati si concentreranno sul vertice della BCE alla ricerca di indicazioni sulla tempistica della riduzione del programma di acquisti da parte della banca

Sempre in tema di banche centrali, si attende la decisione della BoJ dalla quale potranno giungere indicazioni sull’eventuale riduzione del programma di acquisti in corso.

Negli USA saranno attesi i dati sull’occupazione che potrebbero dare indicazioni sul futuro della politica economica della Fed.

Nel Regno Unito si attendono i dati sull’attività del settore terziario, alla ricerca di indicazioni sullo stato di salute dell’economia e sull’eventuale possibilità di un aumento dei tassi di interesse quest’anno.

In Cina sono attesi i dati commerciali, dopo i recenti segnali di ripresa della seconda economia mondiale.

In vista della prossima settimana, Investing.com ha compilato una lista dei cinque principali eventi che potrebbero influenzare i mercati.

1. Vertice di politica della Banca Centrale Europea

La Banca Centrale Europea annuncerà la decisione sui tassi di interesse giovedì alle 12:45 GMT (7:45AM ET). Si prevede che la BCE deciderà di lasciare invariati i tassi di interesse.

La decisione sarà seguita 45 minuti dopo dalla conferenza stampa del Presidente Mario Draghi, che potrebbe fornire delle indicazioni sul futuro del massiccio programma di stimolo della BCE in corso nella zona euro, da 2,5 mila miliardi di euro.

I verbali dell’ultimo vertice della BCE hanno mostrato che i policymaker potrebbero rivedere la propria posizioni nella prima parte del 2018, alimentando le speculazioni su una possibile riduzione dell’imponente programma di stimolo monetario.

La BCE ha ridotto gli acquisti da 60 miliardi di euro a 30 miliardi di euro ad ottobre, ma ha esteso il programma fino a fine settembre 2018, a causa dell’inflazione sotto tono.

La zona euro sta conoscendo la crescita più forte dell’ultimo decennio. Tuttavia, la pressione inflazionistica resta debole, al minimo dal 2016 il mese scorso, e questo sottolinea la necessità di una certa cautela da parte della BCE nell’eventuale riduzione dello stimolo.

Oltre che sulla BCE, gli occhi saranno puntati sull’esito delle elezioni di oggi in Italia e sugli sviluppi politici in Germania.

2. Annuncio di politica monetaria della BoJ

La Banca del Giappone annuncerà la decisione sulla politica monetaria nella mattinata asiatica di venerdì. Secondo le fonti, la banca centrale del Giappone rivedrà al rialzo le previsioni sull’economia ma manterrà i tassi a meno 0,1%.

La decisione sarà seguita dalla conferenza stampa Governatore della banca centrale nipponica Haruhiko Kuroda.

L’economia nipponica, la terza economia mondiale, ha registrato 8 trimestri consecutivi in crescita, la serie più lunga dai 12 trimestri consecutivi registrati negli anni Ottanta.

3. Dati sull’occupazione USA

Il Dipartimento per il Lavoro statunitense rilascerà il report sull’occupazione non agricola di gennaio venerdì alle 8:30AM ET (13:30GMT).

Si prevede che i dati mostrino la creazione di 204.000 posti di lavoro questo mese, dopo un aumento di 200.000 a gennaio. Per il tasso di disoccupazione si prevede una lettura al 4,0% (il minimo degli ultimi 17 anni) dal 4,1%

Per la retribuzione oraria media si prevede un aumento dello 0,3% dopo l’aumento analogo del mese precedente.

Una lettura positiva indicherebbe un miglioramento dell’economia, alimentando le speranze di un aumento dei tassi nei prossimi mesi.

Oltre al report, in agenda questa settimana l’indice ISM manifatturiero e i dati sull’occupazione ADP non agricola.

Riflettori accesi anche su alcuni interventi di autorevoli membri della Fed, come il Presidente della Fed di New York William Dudley e del Goveratore Lael Brainard.

In occasione della sua prima udienza congressuale come capo della Fed martedì, Powell ha promesso di impedire all’economia di surriscaldarsi, restando fedele al piano di aumentare gradualmente i tassi di interesse.

Le sue parole hanno riacceso le speculazioni sui mercati azionari circa l’inasprimento della politica monetaria statunitense di quest’anno, che potrebbe avvenire più velocemente del previsto.

In effetti, molti economisti cominciano a prevedere quattro aumenti dei tassi per quest’anno, rispetto ai tre stimati dalla Fed.

La probabilità di un aumento dei tassi in occasione del vertice del 20-21 marzo è intorno all’85%, secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com.

A Wall Street sono attesi gli utili di alcune catene di distribuzione, come Target (NYSE:TGT), Costco (NASDAQ:COST) e Dollar Tree (NASDAQ:DLTR).

Le notizie da Washington continueranno a dominare il sentimento dei mercati dopo che il Presidente Donald Trump ha annunciato di voler falciare il costo di alluminio e acciaio.

Inoltre resta alta la pressione sui partner commerciali, dopo la minaccia di ieri di applicare un dazio all’importazione dei veicoli europei.

4. Regno Unito - PMI servizi

Il Regno Unito rilascerà i dati sull’attività del settore terziario lunedì alle 09:30GMT, per i quali si prevede un aumento a 53,3 da 55,0.

Sebbene la Gran Bretagna sia un po’ indietro rispetto alla ripresa globale, la situazione è migliore di quella prevista dopo il voto del 2016 con il quale il paese ha deciso di lasciare l’UE.

La BoE ha lasciato invariati i tassi questo mese, ma ha lasciato intenderla possibilità di un aumento migliore del previsto.

Occhi puntati anche sulla politica, in particolare sui negoziati della Premier Theresa May sulla Brexit e sui rapporti post-Brexit tra Gran Bretagna e Unione Europea.

5. Dati commerciali cinesi

La Cina rilascerà i dati commerciali intorno alle 03:00GMT di giovedì.

Per le esportazioni cinesi si prevede un aumento del 13,9% rispetto allo scorso anno, mentre per le importazioni è previsto un aumento del 9,7%.

Attesi per venerdì i dati sull’indice dei prezzi al consumo e alla produzione. Per l’indice dei prezzi al consumo si prevede un aumento dell’2,4%, mentre per l’indice dei prezzi alla produzione è previsto un aumento del 3,8% su base annua.

L’economia cinese è cresciuta del 6,8% nel quarto trimestre rispetto all’anno precedente, sostenuta dalla ripresa del settore industriale dalle forti esportazioni e dal mercato immobiliare.

Riflettori accesi anche sul National People's Congress il Congresso Popolare Cinese che inizierà lunedì e che durerà due settimane. Si discuterà di finanzia, inquinamento e capacità industriale eccessiva.

Resta aggiornato su tutti gli eventi economici di questa settimana consultando il nostro calendario: http://it.investing.com/economic-calendar/

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