Di David Pinchodo
Investing.com - La pubblicazione dei dati sull'inflazione negli Stati Uniti per il mese di settembre sarà senza dubbio l'evento economico più importante della settimana e quello che influenzerà maggiormente le aspettative per la prossima riunione della Fed.
Per questa seconda stima dell'IPC statunitense di settembre, il consenso degli economisti prevede un IPC annuale dell'8,1%, rispetto al precedente 8,3%, e un IPC mensile dello 0,2%, rispetto al precedente 0,1%. L'inflazione di fondo mensile dovrebbe attestarsi allo 0,5%, in aumento rispetto allo 0,6%.
Dati superiori alle attese rafforzerebbero ulteriormente le aspettative di un ulteriore rialzo dei tassi dello 0,75% in occasione della prossima riunione della Fed a novembre, sebbene il mercato preveda già più dell'80% di probabilità che ciò avvenga, secondo il Fed rate monitor di Investing.com.
Brutta sorpresa in vista?
Mohamed El-Erian, consulente economico capo dell'assicuratore Allianz (ETR:ALVG) ed editorialista di Bloomberg, ha condiviso le sue previsioni sull'IPC statunitense domenica a "Face The Nation" della CBS, affermando di aspettarsi che l'inflazione complessiva "probabilmente scenderà a circa l'8%", ma ha aggiunto che l'inflazione di fondo "continua a salire".
L'inflazione di fondo è una misura dei fattori che determinano l'inflazione e della loro entità. Secondo El-Erian, un aumento dell'inflazione di fondo significa che "abbiamo ancora un problema di inflazione".
Tuttavia, anche se l'inflazione core è ancora in aumento, El-Erian ha precisato che alla fine scenderà spiegando che "la questione è se questo declino è accompagnato da un rallentamento dell'economia o da un'inversione di tendenza". o una grave recessione".
L'economista ha inoltre evidenziato i due grandi errori commessi dalla Fed negli ultimi mesi, ossia l'aver erroneamente considerato l'inflazione come transitoria e il non aver "agito in modo significativo" dopo aver capito lo sbaglio.
"Persino il presidente Powell è passato dalla ricerca di un atterraggio morbido a un atterraggio più o meno morbido e ora parla di dolore. E questo è il problema. Questo è il costo di una Federal Reserve in ritardo. Non solo deve battere l'inflazione, ma deve anche ripristinare la sua credibilità".
E ha concluso: "Temo che stiamo rischiando un'altissima probabilità di una dannosa recessione che si sarebbe potuta evitare del tutto".