Di Alessandro Albano
Investing.com - Le voci di un polo con Saipem (MI:SPMI) non stanno facendo bene a Maire Tecnimont (MI:MTCM), con il titolo che perde 5,5% ad euro 3,992 per i rischi che potrebbe correre la società nell'operazione.
In una nota, la società ha scritto che "in merito alle notizie pubblicate su alcuni organi di stampa, Maire comunica di non essere parte di alcun progetto di integrazione con Saipem", dopo che nella giornata di ieri sono circolate indiscrezioni su una possibile integrazione tra i due gruppi.
Dopo il terzo profit warning consecutivo e con la società scesa sotto gli 1,35 miliardi di valore di mercato, sono tornate le voci di un progetto ideato anni fa dal Tesoro per integrare la controllata di Eni (MI:ENI) (MI: ENI ) e Cdp con Maire Tecnimont (MI:MTCM), e creare così un polo unico dell'ingegneria. Un progetto simile a quello messo in pratica da Cdp su Salini Impregilo (MI:WBD) e Astaldi (MI:AST) (MI:AST), che nel 2018 ha portato alla creazione di Webuild.
Tuttavia, con Saipem in attesa di una ristrutturazione finanziaria, il progetto non giocherebbe a favore di una società come Maire che sotto la guida di Fabrizio Di Amato, presidente e primo socio con 51%, è riuscita a superare i 2 miliardi di fatturato (9 mesi 2021) e 1,4 miliardi di capitalizzazione.
L'ipotesi di un unico centro ingegneristico, che gli analisti di Bestinver "al momento" non considerano "credibile", dovrebbe passare prima da un aumento di capitale, l'ennesimo per Saipem dopo quello da 3,5 miliardi di euro nel 2016, che secondo alcuni osservatori potrebbe ammontare "almeno ad un miliardo di euro".
"Non c'è visibilità sulle prossime mosse della società e dei principali azionisti. Crediamo che un potenziale aumento di capitale possa essere un'opzione necessaria", scrivono in una nota di ricerca gli analisti di Intesa Sanpaolo (MI:ISP).