È stata una giornata spettacolare per gli azionisti di Nvidia (NASDAQ:NVDA). Il titolo ha registrato un'impennata del 25% dopo che l'azienda ha previsto una guidance trimestrale del 50% superiore alle stime, grazie all'aumento della domanda di chip per l'intelligenza artificiale.
La storia di Intel (NASDAQ:INTC) è stata molto diversa. Da tempo scalzata da Nvidia come maggior produttore di chip, oggi le sue azioni sono crollate del 5,75%, sottoperformando ampiamente l'indice dei semiconduttori di Filadelfia (Philadelphia Semiconductor Index che è salito di oltre il 6%.
La debolezza di Intel è stata legata direttamente ai commenti dei dirigenti di Nvidia sugli investimenti e sul "riattrezzamento" dei data center per l'IA a livello globale e sul timore che gli investimenti cannibalizzino la domanda di server per data center standard.
Gli analisti di Wedbush hanno spiegato: "La crescita della domanda di IA potrebbe generare maggiori requisiti per le CPU e/o eventualmente creare l'opportunità per [AMD e Intel] di guadagnare una quota di silicio per l'IA in futuro. Allo stesso tempo, continuiamo a ritenere che l'aumento degli investimenti nell'IA possa cannibalizzare la domanda di server per data center standard nel breve termine".
Nel complesso, Wedbush ritiene che le previsioni di Nvidia siano contrastanti per Intel.
Finora Intel non ha avuto una vera risposta al dominio di Nvidia sulle GPU di fascia alta e questo si riflette sulle azioni. Dall'inizio dell'anno, le azioni di NVDA sono salite del 260%. Le azioni di Intel sono aumentate solo del 4%.