Intesa Sanpaolo, analisti alzano i target price dopo i conti

Pubblicato 07.05.2025, 11:15
Aggiornato 07.05.2025, 11:35
© Reuters.  Intesa Sanpaolo, analisti alzano i target price dopo i conti

OraFinanza - "Si tratta di un inizio d’anno eccellente. Confermiamo la nostra guidance 2025 di utile netto oltre i 9 miliardi di euro". con queste parole Carlo Messina, ad di Intesa Sanpaolo (BIT:ISP), iniziava la conference call sui conti della banca al 31 marzo diffusi ieri a mercato aperto.

La conferma della guidance arriva dopo un primo trimestre record, con un utile netto salito del 13,6% a/a, nonostante il calo dell’8% degli interessi netti, grazie all’aumento del 7% delle commissioni nette (2,435 miliardi).

Sul fronte dei dividendi, la banca tornese nel primo trimestre ne ha maturati per 1,8 miliardi che si aggiungono al saldo dividendi 2024 di 3 miliardi da pagare a maggio 2025 e al buyback pari a 2 miliardi da avviare a giugno 2025.

Confermata l’elevata patrimonializzazione, largamente superiore ai requisiti normativi con un common equity tier 1 ratio al 13,3%, in crescita di circa 45 centesimi di punto nel trimestre.

Le azioni Intesa Sanpaolo, però, hanno chiuso la seduta di ieri dello 0,78% e questa mattina restano in rosso (-0,80%) a 4,724 euro.

Accoglienza positiva, invece, da parte di molti analisti, pronti ad alzare i loro target price a seguito dei conti.

UBS ha portato il suo prezzo obiettivo sul titolo da 5,25 a 5,35 euro, confermando la raccomandazione buy. Per gli analisti i conti trimestrali non modificano la narrativa sul titolo e la guidance sui ricavi rappresenta "un’area chiave di upside".

Anche EQUITA ha alzato le sue previsioni del titolo, incrementandole del 7% a 5,3 euro."Rivediamo marginalmente le stime di utile 2025 (+1%) principalmente per incorporare la sorpresa del primo trimestre. Aumentiamo invece le stime 2026-2027 del 3% in media per riflettere maggiori ricavi da trading e una dinamica leggermente migliore su costi operativi e costo del rischio", spiegano gli analisti della sim.

"Confermiamo il buy, in quanto Intesa Sanpaolo continua a rappresentare a nostro avviso un profilo rischio/rendimento attraente. All’interno delle banche tradizionali, è tra quelle in grado di garantire una maggiore visibilità sulla delivery dei risultati e della remunerazione (dividend yield 8% più buyback) anche in condizioni di mercato meno favorevoli. L’istituto continua a trattare a valutazioni più che ragionevoli, considerando l’elevata redditività attesa, l’eccellente qualità degli attivi e un business model diversificato e di qualità superiore", concludono da EQUITA.

Stesso target price per Deutsche Bank (ETR:DBKGn), alzato rispetto ai precedenti 4,9 euro, e stessa raccomandazione d’acquisto. Per la banca tedesca "il modello di business diversificato e la mancanza di coinvolgimento in un M&A con rischio di esecuzione posizionano" la banca "in modo favorevole rispetto ai peer" e la conferma della guidance 2025 "sottolinea la resilienza della generazione di utili".

Leggermente più alto (5,5 euro) il fair value di Barclays (LON:BARC) (alzato da 4,9), con conferma della raccomandazione overweight. "Dati la volatilità sui mercati e il contesto macro, no news (solidi risultati trimestrali e guidance 2025 invariata) è una buona notizia. Pensiamo che il modello di attività di Intesa Sanpaolo possa beneficiare dell’attuale contesto dei tassi, in termini di sostenibilità degli utili e dei ritorni sul capitale", spiegano dal broker.

Infine, Oddo BHF porta il tp su Intesa da 5 a 5,3 euro, confermando la raccomandazione outperform. Gli analisti definiscono solida e rassicurante la performance della banca nel primo trimestre e a seguito dei conti hanno aumentato le previsioni di Eps dell’1,4% sul 2025 e dell’1,6% sul 2026.

iù cauti gli analisti di Morgan Stanley (NYSE:MS) che hanno confermato la raccomandazione overweight e il prezzo obiettivo a 5,6 euro. Gli esperti ribadiscono la loro visione costruttiva sul modello di business diversificato della banca dopo i conti trimestrali.

Target price ridotto per JP Morgan (NYSE:JPM), portato da 6,2 a 6 euro, livello che resta molto oltre gli attuali prezzi di Borsa dell’azione, con raccomandazione confermata a overweight. Gli esperti hanno limato dell’1% la stima di Eps 2025.

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