Di Mauro Speranza
Investing.com – Il pre market USA sembra segnalare un'apertura di seduta a New York caratterizzata dal quarto giorno di rally per Kodak, dopo l'incredibile +1,167% dei primi tre giorni di questa settimana.
Il titolo Eastman Kodak NYSE:KODK), infatti, sta guadagnando un ulteriore 23%, facendo schizzare le azioni della società sopra i 39 dollari, mentre il prezzo pre-rally superava a mala pena i 2 dollari.
La corsa dalla storica casa di produzione di pellicole ha avuto inizio dopo il prestito pari a 765 milioni di dollari concesso dal governo di Donald Trump, all'interno del Develpment Finance Corporation, un programma che consente a Washington di ordinare o promuovere attività considerate indispensabili. Nel dettaglio, il finanziamento potrà essere ripagato entro 25 anni.
Non si tratta di un semplice prestito concesso ad una società in quanto questo è finalizzato ad una vera 'rivoluzione' in casa Kodak, la quale trasformerà completamente la sua attività passando dalla creazione di immagini alla produzione di medicinali in grado di trattare molteplici malattie, compreso anche il Covid-19.
La 'rivoluzione' arriva quando Kodak aveva già perso il suo status di grande tra le azione americane. Fondata nel 1888, Kodak era arrivata ad inventare la macchina fotografica digitale, cambiando il mercato, senza però riuscire a sfruttare l'innovazione.
Allo stato attuale, Kodak conta meno di cinquemila dipendenti, cifra nettamente inferiore ai 145 mila tra lavoratori e tecnici su scala mondiale relativi ai suoi tempi d'oro. Inoltre, la società era stata posta in amministrazione controllata a causa della sua crisi.
Secondo l'amministratore delegato di Kodak, Jim Continenza, l'azienda potrà far leva su una “esperienza di oltre cent'anni nella chimica e nei materiali più avanzati” e una infrastruttura che le consentirà “di partire rapidamente”.
La strategia della Casa Bianca
Con questo finanziamento, l'amministrazione Trump intende puntare ancora di più a stimolare la produzione interna, soprattutto in campo medico e sanitario, riducendo la dipendenza dall'esterno, evidenziata particolarmente con la crisi da coronavirus.
Infatti, solo il 10% delle medicine utilizzate in Usa è prodotta sul territorio americano, la maggior parte è importata da Cina e India, una dipendenza oggi ritenuta troppo pericolosa, soprattutto con le attuali tensioni geopolitiche.
Trump ha firmato un ordine esecutivo che consente all'agenzia federale US International Development Finance Corporation di sostenere “la produzione domestica di risorse strategiche”. Kodak sfornerà ingredienti destinati a farmaci generici, tra i quali l'anti-malarico idrossiclorochina.
“È una svolta per riportare l'industria farmaceutica di nuovo negli Stati Uniti”, rivendicava Trump, aggiungendo che Kodak produrrà materiali a costi competitivi e nel rispetto di norme ambientali.