Investing.com - Il prezzo dell’oro è stabile negli scambi in range stretto di questo martedì, mentre gli investitori tengono d’occhio l’andamento rialzista del rendimento dei bond globali, in attesa di sviluppi nelle trattative sul debito greco.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a giugno scendono di 30 centesimi, o dello 0,03%, a 1.182,70 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata europea. I futures restano in un range stretto che va da 1.179,90 e 1.184,00 dollari.
Ieri, l’oro è sceso di 5,90 dollari, o dello 0,5%, a 1.183,00 dollari. Supporto a 1.168,40 dollari, il minimo dall’1 maggio e resistenza a 1.199,30 dollari, il massimo dal 5 maggio.
Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a luglio scendono di 7,4 centesimi, o dello 0,45% a 16,24 dollari l’oncia troy. L’argento ieri è sceso di 15,1 centesimi, o dello 0,92%, a 16,31 dollari.
Sull’oro ha pesato un nuovo selloff dei prezzi dei bond governativi globali. Il rendimento dei bond a 10 anni tedeschi è schizzato di 6,0 punti base, o del 10,02%, a 0,659% questa mattina.
Un rendimento alto dei bond riduce l’appeal dell’oro in quanto il metallo prezioso non matura interessi.
Nelle ultime sedute il rendimento dei bond della zona euro è aumentato per via della riduzione dei timori per la deflazione seguita all’aumento del prezzo del greggio ed all’introduzione del programma di stimolo della Banca Centrale Europea.
Intanto, questa mattina la Grecia ha rimborsato 770 milioni di euro al Fondo Monetario Internazionale, facendo diminuire i timori che il paese sia sull’orlo del default.
Atene sta cercando di raggiungere un accordo su un pacchetto di riforme economiche per poter avere accesso ad ulteriori fondi di salvataggio ed evitare di essere a corto di liquidità.
Ieri i ministri delle finanze dell’Eurogruppo hanno incontrato il Ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis a Bruxelles ma non sono stati fatti passi in avanti.
Anche se il governo greco spera di poter vedere presto dei progressi, secondo i funzionari della zona euro ci sono ancora troppe questioni da risolvere.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,2% a 94,92, staccandosi dal massimo di ieri di 95,33.
I traders attendono il report di domani sulle vendite al dettaglio USA per il mese di aprile, per avere maggiori indicazioni sulla forza dell’economia e sulla tempistica di un aumento dei tassi statunitensi.
I recenti report economici hanno rivelato che l’economia è rallentata dall’inizio dell’anno, spingendo molti investitori a rinviare le aspettative sulla tempistica del primo aumento dei tassi da parte della Fed.
Intanto, il rame con consegna a luglio sale di 1,1 centesimi, o dello 0,37%, a 2,914 dollari la libbra tra le aspettative che i policymaker cinesi debbano introdurre ulteriori misure di stimolo per dare slancio ad un’economia che sembra crescere lentamente.
Domenica, la Banca Popolare Cinese ha tagliato il tasso di interesse di riferimento di un quarto di punto percentuale al 5,10% dal 5,35%, per sostenere l’attività economica ed incoraggiare la crescita.
Si tratta del terzo taglio dei tassi da novembre e lascia intendere che Pechino sta diventando più aggressiva nel supportare l’economia dal momento che lo slancio sembra venire meno ed il rischio di deflazione aumenta.
La nazione asiatica è il principale consumatore mondiale di rame, col 40% della richiesta globale lo scorso anno.