Investing.com - La settimana si avvia a concludersi complessivamente in positivo per le blue chips di Milano con il Ftse Mib che aveva superato quota 22 mila, nonostante la giornata di oggi con i dati sull’occupazione negli Stati Uniti che hanno seminato incertezze in Europa e oltre Atlantico.
L’ottimismo sui mercati era arrivato grazie alle aspettative di un ribasso dei tassi di interesse, sia negli Stati Uniti che in Europa, grazie all’accordo sul nome di Christina Lagarde per il dopo Draghi.
Ottimismo che aveva spinto in basso lo spread, scendendo anche sotto quota 200, fino ai dati macro negli USA di oggi che hanno fatto risalire il differenziale btp-bund.
Particolarmente positiva è stata la settimana delle banche, con FinecoBank (MI:FBK), Ubi Banca (MI:UBI) e Banco Bpm (MI:BAMI) che hanno messo a segno un notevole +9%, a cui si aggiunge il +8% di Bper Banca (MI:EMII), Intesa Sanpaolo (MI:ISP) e il +7% di Unicredit (MI:CRDI).
Cinque giorni di contrattazioni che hanno visto una crescita del 5% per Buzzi Unicem (MI:BZU), Poste Italiane (MI:PST) e Unipolsai (MI:US), seguite alla crescita del 4% per CNH Industrial NV (MI:CNHI), Hera (MI:HRA), Enel (MI:ENEI), Telecom (MI:TLIT) e Mediobanca (MI:MDBI).
Crescono tra il 2% e il 3% Ferrari (MI:RACE), Azimut (MI:AZMT), Exor (MI:EXOR), Atlantia (MI:ATL), Fiat (MI:FCHA), A2A (MI:A2), Leonardo SpA (MI:LDOF), Recordati (MI:RECI), Generali (MI:GASI), Juventus (MI:JUVE), Campari (MI:CPRI), Prysmian (MI:PRY), Moncler (MI:MONC), Terna (MI:TRN) e Ferragamo (MI:SFER).
Indifficoltà i petroliferi Saipem (MI:SPMI) e Eni (MI:ENI), intorno alla prità, sulla scia del calo del prezzo del greggio.
Fuori dal Ftse Mib, da segnalare tra i rally il +13% di Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS), insieme alle meno conosciute Costamp (MI:MOLDC) (+10%) e Fervi (MI:FVIR) (+13%).