Di Alessandro Albano
Investing.com - In attesa della decisione della Bce attesa alle 14:15 CET, tornano gli acquisti sulle banche europee dopo che l'intervento della Swiss National Bank ha scongiurato il peggio per il futuro di Credit Suisse (NYSE:CS), che oggi sta rimbalzando del 40% a Zurigo dopo il tonfo della vigilia.
Ma nonostante i recenti crash bancari negli States e in Europa, la banca di Francoforte non dovrebbe farsi intimorire e, secondo molti analisti, dovrebbe proseguire con il percorso annunciato di rialzo dei tassi. "Non credo che ci siano problemi nel confermare un rialzo dei tassi di 50 bp (rialzo che appare ampiamente scontato dai mercati). Le prime ripercussioni della crisi di alcune banche USA sui sistemi bancari Europei non sembrano infatti tali da far temere una possibile ricaduta sistemica in Europa dove, lo ricordiamo, la più stretta vigilanza ha consentito alle banche di avere bilanci più solidi (ce li ricordiamo tutti gli stress test)", ha scritto su Invetsing.com Antonio Tognoli, analista di CFO SIM.
In riguardo a Credit Suisse, l'esperto ha aggiunto di "non voler sottovalutare il problema che appare serio e ci chiediamo che cosa possa accadere nei prossimi giorni". In queste settimane "assisteremo ad un aumento della volatilità", ma una volta passata la paura, ci sarà "un nuovo fly to quality verso banche più sicure. E da questo punto di vista le banche Europee offrono sicuramente maggiori garanzie di stabilità e di controlli".
Questo contesto sta supportando i titoli bancari italiani dopo il sell-off di questa settimana, con Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) e UniCredit (BIT:CRDI) in rialzo del 3% così come Monte dei Paschi (BIT:BMPS). Bene anche FinecoBank (BIT:FBK) e gli altri titoli del risparmio gestito.
Con un greggio in ripresa dopo essere scivolato sotto i 70 dollari al barile (WTI), Saipem (BIT:SPMI) guadagna oltre il 4,5% mentre Eni (BIT:ENI) segna il +2%. Tra gli altri titoli energetici, Enel (BIT:ENEI) raccoglie l'1% in attesa del report sui conti 2022.
Positiva anche Telecom Italia (BIT:TLIT) dopo il no all'offerta di Cdp-Macquarie sulla NetCo della società, come accaduto per la proposta di Kkr qualche giorno fa. La cordata ha tempo fino al 18 aprile per aggiustare i termini e migliorare l'offerta, mentre per Kkr la scadenza è stata fissata al 31 marzo.
Tornano in rialzo i rendimenti dei titoli di Stato dopo il rally dei giorno scorsi, con il Btp a 10 anni al 4,15% di interesse e omologo tedesco al 2,23%. L'oro si sta consolidando sopra i 1.920 dollari ad oncia, mentre EUR/USD vale 1,0612.
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