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La SNB salva Credit Suisse, boom a Zurigo. Anche le altre banche riprendono fiato

Pubblicato 16.03.2023, 09:37
Aggiornato 16.03.2023, 10:08
© Reuters.

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Di Alessandro Albano

Investing.com - In attesa della decisione della Bce attesa alle 14:15 CET, tornano gli acquisti sulle banche europee dopo che l'intervento della Swiss National Bank ha scongiurato il peggio per il futuro di Credit Suisse (NYSE:CS), che oggi sta rimbalzando del 40% a Zurigo dopo il tonfo della vigilia.

Ma nonostante i recenti crash bancari negli States e in Europa, la banca di Francoforte non dovrebbe farsi intimorire e, secondo molti analisti, dovrebbe proseguire con il percorso annunciato di rialzo dei tassi. "Non credo che ci siano problemi nel confermare un rialzo dei tassi di 50 bp (rialzo che appare ampiamente scontato dai mercati). Le prime ripercussioni della crisi di alcune banche USA sui sistemi bancari Europei non sembrano infatti tali da far temere una possibile ricaduta sistemica in Europa dove, lo ricordiamo, la più stretta vigilanza ha consentito alle banche di avere bilanci più solidi (ce li ricordiamo tutti gli stress test)", ha scritto su Invetsing.com Antonio Tognoli, analista di CFO SIM.

In riguardo a Credit Suisse, l'esperto ha aggiunto di "non voler sottovalutare il problema che appare serio e ci chiediamo che cosa possa accadere nei prossimi giorni". In queste settimane "assisteremo ad un aumento della volatilità", ma una volta passata la paura, ci sarà "un nuovo fly to quality verso banche più sicure. E da questo punto di vista le banche Europee offrono sicuramente maggiori garanzie di stabilità e di controlli".

Questo contesto sta supportando i titoli bancari italiani dopo il sell-off di questa settimana, con Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) e UniCredit (BIT:CRDI) in rialzo del 3% così come Monte dei Paschi (BIT:BMPS). Bene anche FinecoBank (BIT:FBK) e gli altri titoli del risparmio gestito.

Con un greggio in ripresa dopo essere scivolato sotto i 70 dollari al barile (WTI), Saipem (BIT:SPMI) guadagna oltre il 4,5% mentre Eni (BIT:ENI) segna il +2%. Tra gli altri titoli energetici, Enel (BIT:ENEI) raccoglie l'1% in attesa del report sui conti 2022.

Positiva anche Telecom Italia (BIT:TLIT) dopo il no all'offerta di Cdp-Macquarie sulla NetCo della società, come accaduto per la proposta di Kkr qualche giorno fa. La cordata ha tempo fino al 18 aprile per aggiustare i termini e migliorare l'offerta, mentre per Kkr la scadenza è stata fissata al 31 marzo.

Tornano in rialzo i rendimenti dei titoli di Stato dopo il rally dei giorno scorsi, con il Btp a 10 anni al 4,15% di interesse e omologo tedesco al 2,23%. L'oro si sta consolidando sopra i 1.920 dollari ad oncia, mentre EUR/USD vale 1,0612.

Infine, vi ricordiamo il webinar "Investire in Azioni: come leggere il bilancio e scoprire le opportunità" che andrà in onda il prossimo 27 marzo su Investing.com organizzato da Francesco Casarella. Potete iscrivervi gratuitamente seguendo QUESTO LINK.

Ultimi commenti

il 2007...che trascinano la caretta banca ....ogni investimento è ad oggi un fallimento ..l economia è passata alle banche ..i progetti sono tutti lì ...il potere di acquisto aspetta a loro ..subire inflazioni ..da questa massa di incompetenti ..
Dato x scontato che di questi tempi in galera questi delle banche non ci vanno, suggerirei di ospitare i quattrini o sotto il materasso o investirlo in beni tangibili quali terra, oro ecc...in quanto c'è il rischio di perdere tutto. Il sistema così com'è non va più; che senso ha portare i soldi in banca, diamoci una sveglia, venite giù dagli alberi, basta banche !
gentile Giuliano, mi sa indicare l'isin di qualche strumento utile allo scopo che ha descritto? E anche, se può, gli eventuali costi, la piazza di negoziazione, la duration e in che percentuale lei investirebbe su ciascuno. Grazie del suo tempo.
Si chiama riserva frazionaria. La parte di liquidità che danno alla banca centrale, le restituisce alle banche, sono i soldi dei propri clienti che alla fine la banca centrale ha restituito perché non c'è più la liquidità disponibili dato che la banca ha fallito gli investimenti fatti con i soldi dei propri clienti
si chiama banda di farabutti
Non è proprio così, la banca centrale non riceve le riserve frazionarie dagli istituti di credito. Sono gli istituti di credito che devono immobilizzare, pronti all'uso, quei fondi liquidi. Sono circa 1 decimo sul totale depositi
Così facendo l'istituto può utilizzare la restante parte, tolta la franchigia di cui sopra, per concedere prestiti o investire in altri asset
si chiama riserva frazionaria. La parte di liquidità che danno alla banca centrale alle banche dei propri clienti che alla fine restituisce la banca centrale perché non ci sono liquidità disponibili dato che la banca ha fallito gli investimenti fatti con i soldi dei propri clienti
😊
Comprate terra coltivabile,tra poco siamo noi il 3 mondo
E il giochino continua..
per le banche gli sta bene perché te povero cane se sei sotto di 100 euro ti rompono le scatole per i correntisti mi dispiace
il fallimento di una banca impatta su azionisti e correntisti, va evitato. Per questo esistono organismi come le banche centrali che vigilano sui conti. Ma tant'è qualche rischio si profila sempre, vuoi per la cattiva gestione del capitale societario, vuoi per altre questioni esogene. Un altro conto invece è il cliente che sconfina... esistono gli affidamenti per avere elasticità sul conto. Usateli.
si ma io capisco però è una verità
Sono andato sotto di 2mila volutamente perché mi hanno tartassato per soli 120 di scoperto. Mai restituiti. Nota banca italiana. Non devono farle girare più di tanto ai correntisti perché se vogliono hanno il potere di farle fallire tutte.
troppo bello così. chi sbaglia deve pagare se fallisci ne paghi le conseguenze. e in galera
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