di Andrea Mandala
VOLPAGO DEL MONTELLO (TV) (Reuters) - L'assemblea dei soci di Veneto Banca ha approvato a larga maggioranza la proposta di azione di responsabilità contro gli ex componenti del Cda e del collegio sindacale in carica sino al 26 aprile 2014 nonché l'ex dg Vincenzo Consoli.
Il provvedimento si concentrerà al momento sulle responsabilità legate alle "gravi irregolarità" nelle precedenti gestioni prendendo in esame due filoni.
In particolare il primo filone riguarda le anomalie nella valutazione del merito creditizio in 40 posizioni di clienti per affidamenti concessi tra gennaio 2006 e aprile 2014, per un'esposizione complessiva (al 31 dicembre 2015) di 402 milioni di euro e un valore di perdite già realizzate o accantonate di circa 198 milioni.
Sono state riscontrate carenze informative in tutte le fasi dell pratica e "una frequente interferenza di soggetti apicali della Banca nella fase di istruttoria e/o proposta dell'affidamento", ha spiegato il neo presidente Massimo Lanza leggendo la relazione del Cda sull'unico punto all'ordine del giorno dell'assemblea.
Il secondo filone riguarderà alcune specifiche operazioni collegate "all'irregolare gestione degli ordini di compravendita di azioni di Veneto Banca e/o alla assunzione da parte della banca di specifiche obbligazioni negoziali in favore di determinati clienti/azionisti nella prospettiva di favorire il mantenimento o l'accrescimento della partecipazione azionaria dei medesimi nella banca".
Di questo secondo filone fanno parte anche le consulenze pagate senza contratto "o comunque in assenza dell'evidenza del servizio reso", le operazioni in conflitto di interesse e le anomalie sull'acquisto di beni come le opere d'arte.
L'azione di responsabilità non riguarda al momento (la banca si riserva successivi approfondimenti) i profili di mera irregolarità contabile né quelli oggetto di accertamento penale che ha portato ad inizio agosto scorso all'arresto ai domiciliari di Consoli nell'ambito di un'inchiesta della procura di Roma che ipotizza i reati di aggiotaggio e ostacolo all'autorità di vigilanza.
Nel corso dell'assemblea i piccoli azionisti hanno espresso forti lamentele relative al limitato perimetro dell'azione di responsabilità sottolineando in particolare le forti perdite subite in seguito al crollo del valore delle azioni.
"La montagna ha partorito un topolino", ha detto un socio intervenendo in assemblea.
La banca ha motivato la decisione di lasciare fuori dall'azione legale l'analisi di alcune operazioni straordinarie o ulteriori periodi di attività ritenendo che sia al momento opportuno "concentrarsi sugli quegli aspetti, già sostanziosi, che consentono alla banca di intraprendere da subito un'azione di responsabilità ben fondata".
Il presidente Lanza ha rassicurato i soci sul deciso impegno di tutto il board a valutare tutti i profili di responsabilità e le operazioni che hanno portato al dissesto della banca.
"L'azione di responsabilità e un iter molto complesso, che richiede una preparazione e un'analisi lunga e complessa. Se non si fa bene la due diligence il rischio è che si perda", ha detto.
"Le 40 posizioni sono solo l'inizio di un percorso, da qualche parte bisognava cominciare e ci sembrava che partire con i grossi fidi fosse il metodo più facile per iniziare. Abbiamo altre cose che riguardano ulteriori reponsabilità, tutti i fatti che sono emersi", aggiunge.
(Andrea Mandalà)