NEW YORK (Reuters) - Il dollaro, già colpito insieme alle altre valute di denominazione delle materie prime dal calo dei prezzi del greggio e dell'azionario, ha ampliato le perdite dopo la pubblicazione dei dati Usa.
Dagli Usa sono arrivate le vendite al dettaglio e i prezzi alla produzione di dicembre. Ha poi particolarmente deluso i mercati la lettura dell'indice Empire State di gennaio che ha mostrato una contrazione nettamente peggiore alle attese, segnalando la peggiore performance da quasi sette anni. L'indice è scivolato a -19,37, minimo da marzo 2009, da confrontare con un consensus pari a -4,0 e la lettura di dicembre rivista a -6,21.
Il dollaro ha toccato il minimo dall'agosto 2015 contro lo yen, considerato valuta rifugio, a 116,59. L'euro si è saldamente mantenuto sopra 1,09 dollari fino a un massimo di 1,0984.
In attesa di forniture aggiuntive dall'Iran, i prezzi del greggio sono scesi oggi ai minimi dal 2003. Attorno alle 15, il derivato a febbraio sul greggio leggero Usa cede sul Nymex 1,56 dollari a 29,64 dollari, dopo aver registrato un minimo a 29,28 dollari. Il corrispondente futures sul Brent scambia in calo di 1,36 dollaro a 29,52 dollari al barile.